06 Febbraio 2016
Un santo, Tommaso Moro, diceva: “Datemi, o Signore, il senso del ridicolo. Concedetemi la grazia di comprendere uno scherzo, affinché conosca nella vita un po' di gioia e possa farne parte anche ad altri.”
A mio avviso chi non ride mai non è una persona seria e non sa cosa perde a non risvegliare il bambino che è dentro di lui.
Le nostre serate sono sempre improntate alla risata, all’allegria…….Ma il carnevale assume un aspetto diverso, più coinvolgente.
A carnevale tutto il mondo è giovane, anche chi ha i capelli bianchi (non si sentano esclusi i “pelati” e le gentili signore che amano ridare colore alla propria chioma).
Il nostro mercoledì grasso ha rispettato tutti i canoni dell’allegria.
La geniale fantasia di alcuni soci ha regalato momenti davvero esilaranti. Il coordinamento di Alessandro è stato, come sempre, impeccabile.
Abbiamo visto una improbabile coppia di sposi dichiarare di essere la coppia più bella del mondo, una squadra di medici e paramedici soccorrere un malcapitato Pippo Morello che si è sottoposto alle loro amorevoli cure. E poi le ballerine di una sfrenata e sensuale tarantella, tutte in costume e tutte procaci popolane immerse nel folklore della nostra terra.
E gli arabi (Pietro Quartarone e Signora) accompagnati da un eunuco di eccezione (il buon Carmelo Addia che nello scorso anno interpretò una donna, quest’anno un eunuco e, lui spera, il prossimo anno finalmente in un ruolo maschile anche per la soddisfazione e tranquillità di Rosaria).
Il gruppo del “laboratorio” si è esibito nella canzone “Ninì Tirabusciò” ripetendo il successo già avuto in altra occasione (“mosse comprese”).
Una graziosa e giovanile “Spagnola” ha deliziato i presenti e la voce di Pina Carriglio ha voluto regalare un brano coinvolgente che tutti hanno accompagnato: Comme facette mammeta, della tradizione napoletana.
La poesia, le barzellette, il ballo e la musica della piccola orchestra composta da me e dall’egregio Maestro Cavallaro hanno completato il repertorio della serata. Un cenno va fatto alla capacità organizzativa ed alla grande disponibilità di alcuni (primi fra tutti la “Capoclasse” e Carmelo Addia).
Il tutto accompagnato da una cena di buona qualità.
Spero di non aver dimenticato qualcuno…..se è successo perdonatemi……ma il tempo passa anche per me.
Ogni nostra serata, occorre ammetterlo, riserva sempre piacevoli sorprese.
Aspettiamo la prossima……..e ora dieta per tutti almeno fino a Pasqua.
Ciao.
Antonio Accettullo.
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Commenti
Non conoscevo la citazione si santo Tommaso Moro. Mi è piaciuta molto e l'ho apprezzata.Essa, in senso lato, avvalora quanto la ns. Associazione, con la valida e sponatnea collaborazione di tanti soci,offre a noi tutti per darci dell'ossigeno di gioia e spensieratezza che aiutano a vivere meglio.
Grazie, Antonio e alla prossima occasione.............
ho letto l'articolo e mi colpisce la tua bravura nel saper afferrare e descrivere tutti i momenti della serata.
Senza la tua musica e quella di Cavallaro non era possibile organizzare la serata così perfetta e movimentata.
Vi ringrazio e ci vediamo alla prossima
Pina Daniele (capoclasse)