apertura_2019_2020_1Visibile l’aria di festa che traspariva dai volti di numerosi non più “giovani alunni” che, fin dalle ore 17,30, la sera del 7 c. m. affollavano, l’Aula Magna del 2° Ist. di Istr. Superiore “Ruiz” di Augusta,  nella quale, alle ore 18,00, si sarebbe celebrata la cerimonia di apertura del 22° Anno Accademico dell’Unitre – Università delle Tre Età – di Augusta.

Al tavolo di rappresentanza: il presidente Dr. Giuseppe Caramagno, il vice Dr. Prof. Salvatore Cannavà, il segretario Rag. Salvatore Ponzio, la responsabile dei corsi Prof.ssa Anna Lucia Daniele e la consigliera Avv. Giovanna Fraterrigo.Apertura_2019_2020_00

Come di consueto, puntuale, il presidente dr. Giuseppe Caramagno ha  aperto la cerimonia con la sua relazione. Egli ha manifestato la sua gioia per la numerosa presenza e per la ripresa dell’attività sociale e, dopo avere rivolto un caloroso e indistinto saluto di benvenuto agli invitati ospiti e agli alunni presenti, ha invitato il segretario ad introdurre l’inizio della serata.

Il Rag. Salvatore Ponzio,  ha quindi proceduto:

  • invitando i partecipanti  ad alcuni secondi di raccoglimento per i soci deceduti nel corso dell’anno;
  • al canto assembleare dell’Inno nazionale italiano e, a seguire, quello dell’Unitre e quindi, alla recita assembleare della preghiera semplice di San Francesco d’Assisi.
  • ha ringraziato tutti gli ospiti presenti e in modo particolare l’Avv. Sig.ra Di Pietro, Sindaca della città, la dirigente scolastica Preside Prof.ssa Castorina, del 2° Ist. di Istruzione  Superiore “Ruiz” che ci ospita, il dirigente della raffineria Sonatrac, Ing. Grasso, responsabile delle Pubbliche relazioni, il presidente della Società Augustana di Storia Patria, nostro relatore, Sig. Carrabino, l’Avv. Antonello Forestiere, nostro relatore e presidente del Museo della Piazzaforte, i numerosi docenti e relatori, i presidenti e rappresentanti di club service e associazioni di volontariato.

Apertura_2019_2020_02Il presidente, prendendo la parola, ha espresso anzitutto la sua contentezza per la visione della affollata aula magna e si è quindi associato ai ringraziamenti nominativi espressi dal segretario. E, prima di entrare nel vivo della sua conversazione, ha precisato che i nuovi docenti e relatori dei corsi cultuali sarebbero stati presentati dalla responsabile, Prof.ssa Daniele.

Egli ha dato notizia  che per il  nuovo anno accademico il  direttore della nostra Corale “Giuseppe Bellistrì”, è la Prof.ssa Sig.ra Josè Tringali, e il nuovo animatore musicale del laboratorio di “Canto libero”, è il Sig. Antonio Tringali, evidenziando che, come tutti i predecessori che hanno svolto tali mansioni, doneranno gratuitamente “da volontari”, il loro sapere e maestria ai nostri soci e all’associazione.

Egli ha altresì dato notizia che sarà attivato da dicembre il laboratorio di “Ballo libero e di coppia” diretto e animato dalla Sig.ra Giusy Piazzese.

Successivamente il relatore testualmente ha detto:

 “La mia conversazione, mira a condividere l’importanza del ruolo delle Unitre italiane e della nostra, nel contesto dell’allungamento medio dell’età della vita, per suscitare nei nuovi soci e ridestare nei vecchi, l’orgoglio dello spirito di appartenenza.”

Per esplicitare nei dettagli tale pensiero egli ha fatto riferimento ai diritti dell’anziano sanciti dall’ONU e dalla Comunità europea, all’evoluzione demografica nel mondo e nell’Italia e alle relative conseguenze  dell’allungamento dell’età media della vita che nel 2000 è salita a settantotto anni.

Studi demografici della Comunità europea prevedono per gli italianai, entro il 2030, il “sorpasso” della popolazione italiana ultraottantenne, su quella con meno di dieci anni.

Il relatore ha quindi evidenziato che,  nonostante tale allungamento della vita, e i benefici materiali che l’attuale società occidentale offre all’uomo, come: denaro, potere, benessere, più tempo libero ed altro, egli non vive affatto felice e in essa sta andando in frantumi la cellula primaria e più importante, “la famiglia”, con le devastanti conseguenze sociali delle quali ancora vediamo solamente l’inizio: aumentano le separazioni, con i conseguenti grossi problemi psicologici ed esistenziali per i figli, aumentano le nevrosi, gli esaurimenti, le depressioni, i suicidi.

Testualmente, il presidente Caramagno, aggiunge: “Già è quasi sparita la gioia, la contentezza, l’allegria nei visi di molti giovani e meno giovani e spesso, nel divertimento, cercano lo sballo, la droga, gli alcolici, lo stordimento….per non dire  altro.

Ricordo benissimo che da ragazzo constatavo il canto degli artigiani, delle casalinghe, l’allegrezza dei ragazzi che giocavamo con la palla “di pezza” per le strade e, certamente, le condizioni economiche di allora erano di gran lunga inferiori rispetto alle odierne.”

 A sostegno della sua constatazione sociale il relatore legge quanto ha scritto l’attuale pontefice, Papa Francesco, nella Evangelii Gaudium,  del novembre 2013:

"il grande rischio del mondo attuale, con la sua molteplice ed opprimente offerta di consumo, è una tristezza individualista che scaturisce dal cuore comodo e avaro, dalla ricerca malata di piaceri superficiali, dalla coscienza isolata. Quando la vita interiore si chiude nei propri interessi, non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più della dolce gioia del suo amore, non palpita l'entusiasmo di fare il bene.”

Anche il più famoso sociologo contemporaneo, Zygmunt Bauman,   morto circa due anni fa, in una delle sue ultime opere, “L’arte della vita”, come papa Francesco, scrive della  cura dell'altro come fonte della felicità e propone di ritornare a un'etica planetaria e alla speranza di una moralità intesa come cura per l'altro o ancora meglio «del­l'essere per l'altro».

Quindi il presidente, prima di parlare dell’Associazione nazionale dell’Unitre di Torino fondata nel 1975, ha presentato la deceduta fondatrice e presidente onoraria, Prof.ssa Irma Re, attraverso le parole che l’attuale presidente nazionale e suo successore Prof Gustavo Cuccini espresse quale elogio funebre il 15 gennaio 2017 (vedi articolo).

Durante la sua relazione il presidente Caramagno ha voluto mantenere in evidenza per gli astanti, la proiezione su schermo gigante della seguente parte di un articolo, scritto nel 1975 dalla fondatrice Prof.ssa Re, per fare conoscere la sua “creatura” e che inseriamo in questo contesto:

Unitre: progetto di vita.

 “Il progetto Unitre è un modo nuovo di fare cultura che non deve riempire spazi vuoti, ma deve dare la possibilità di un nuovo modo di vivere.

Il progetto Unitre deve favorire:

  • una educazione a divenire anziani;
  • un'informazione ed una formazione permanente:
    • per venire in­contro in modo particolare a quanti in gioventù non hanno potuto studiare;
    • per ri­tardare l'invecchiamento del corpo e della mente risvegliando interessi sopiti o mai coltivati;
    • per comunicare con le altre età;
    • per riscoprire i valori essenziali del co­struire insieme;
    • per arricchire la vita di ciascuno con la vita degli altri”

Il presidente Caramagno, suggerisce quindi che, mentre scorre inesorabile il tempo per ciascuno di noi, dovremmo cercare di valorizzare appieno gli anni che ci restano da vivere e indubbiamente, a tal fine, la sede locale dell’Unitre ne offre concretamente e seriamente l’opportunità.

Egli invita i soci a rivedere il DVD  omaggiato loro in occasione della celebrazione del nostro ventennale per rivedere parte di quanto l’associazione, ha realizzato e offerto ai soci e alla città, nell’arco dei 20 anni.

Successivamente, il Dr. Caramagno anche per dare una idea sommaria di essa alle gentili Sig.re e Sig.ri ospiti invitati ha letto parte di quanto la socia consigliera, Avv. Giovanna Fraterrigo, scrisse il 3 maggio 2018 per porgere un augurio simbolico del 20° compleanno all’associazione. (Vedi articolo)

 (Tale articolo, scritto in maniera encomiabile per forma e contenuto, venne pubblicato nel sito web dell’Associazione nazionale Unitre di Torino, per volere del suo presidente Prof.  Gustavo Cuccini.)

Di seguito riportiamo quanto  ha detto il presidente-relatore.

Concludo questa conversazione traendo dal citato articolo quanto da me espresso in quella circostanza:

“Commosso, il presidente, dott. Caramagno, ha ricordato che venti anni sono solo una piccola tappa durante un percorso ancora lungo. Egli, tra l’altro, calorosamente ha invitato e sollecitato gli unitrini, che tanto hanno ricevuto in questo lungo viaggio, a diventare da fruitori di tempo a donatori di tempo.”

A tal proposito informo che circa 40 soci, da due anni, fanno parte del Gruppo Donatori di Tempo Unitre, facendo del bene al prossimo bisognoso, ospite presso sei case di riposo in Augusta, e traendo tanti vantaggi per il loro spirito, fonte di benessere psicosomatico.

Con forza esorto i miei compagni di classe e soci Unitre: Lasciatevi quindi contagiare e decidetevi a fare parte del GDTU!”

  • Esprimo adesso un sentito augurio circa  lo spirito di appartenenza che il nostro socio dovrebbe vivere con coerenza.

Mi auguro che sia riuscito a trasmettere ai presenti l’importanza sociale delle Unitre italiane.  Esse, con oltre 400 sedi locali sparse su tutto il territorio italiano,  costituiscono la più importante associazione, senza fine di lucro (onlus) di promozione umana della terza età e non solo.

Con modestia, posso assicurarvi che  la nostra sede locale ha un buon credito a livello locale e non solo. Ciò grazie a quanti vi hanno creduto e a vario titolo  vi hanno  collaborato e continuano a farlo; e grazie anche alla disponibilità, collaborazione e lungimiranza di alcuni dirigenti scolastici.

Vorrei benevolmente sperare che anche le pubbliche istituzioni cittadine cominciassero a farlo!!!!!!

Essere socio dell’Unitre di Augusta, significa anche  essere socio dell’Associazione nazionale dell’Unitre italiane. Avere scelto di farne parte dovrebbe farci sentire umilmente orgogliosi per quanto bene esse operano a favore del singolo e della società. Singolarmente dovremmo sentirci impegnati a collaborare al massimo, nei limiti delle nostre possibilità e capacità; operare, con umiltà e lealtà, al miglioramento della stessa e a difenderla, qualora necessario, per fare sì che altri familiari, amici o concittadini possano trovare in essa arricchimento culturale, umano e di solidarietà per un vivere psicofisico migliore, soprattutto nella fase della terza età.

  • Rivolgo adesso un caloroso  invito.

Riguarda la partecipazione al Laboratorio, unico in città, di “Conversazioni e  Condivisione di vita”, organizzato in modo innovativo e particolare, per trarre, i non comuni vantaggi, indicati dalla nostra fondatrice Prof.ssa Irma Re, nel progetto di vita delle Unitre:

  • per riscoprire, i soci, i valori essenziali del co­struire insieme;
  • per arricchire la vita di ciascuno con la vita degli altri”

Nel cedere la parola al nostro carissimo vice presidente Dr. Prof. Cannavà ringrazio della vostra cortese attenzione.”

La redazione.


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