Pubblichiamo un sunto della tesi di laurea dell’Architetto Francesco Urrata, che ha presentato in aula il 16 gennaio 2012.

CURRICULUM VITAE Arch. Francesco Urrata

Francesco Urrata nasce ad Augusta il 22 Gennaio 1985.

urrata_1Ottenuta la maturità scientifica si iscrive, nel 2004, alla facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Catania dove consegue la laurea il 25 Settembre 2010.

Dal Marzo del 2011 è abilitato all’esercizio della Professione di Architetto e regolarmente iscritto all’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Siracusa.

Svolge attività di Architetto libero professionista e collabora con professionisti già affermati nel panorama locale, inoltre svolge la mansione di Progettista e Supervisore presso un’azienda operante nella Zona Industriale di Priolo Gargallo (SR).  

urrata_2L’interesse nutrito sin da piccolo per l’Hangar dei Dirigibili e per l’Ex Idroscalo lo porta a sviluppare un progetto per il riuso del relativo parco e cercare di renderlo fruibile alla collettività.

urrata_3Da qui l’idea di realizzare un Centro di Biologia Marina all’interno delle Aviorimesse presenti nell’area dell’Ex Idroscalo per il costante monitoraggio dell’habitat marino della Rada di Augusta.

 


IL RIUSO DELL’EX IDROSCALO DI AUGUSTA

-    Vicende storiche: Aeroscalo ed Idroscalo

hangarIl conflitto bellico scoppiato nel 1914, contribuì notevolmente allo sviluppo ed alla costruzione di nuovi mezzi navali ed aerei; la macchina bellica tedesca si distinse per lo sviluppo e la messa a punto di un’arma letale, gli U-Boat: sommergibili caratterizzati da una buona manovrabilità ed una rapida immersione.

E proprio per contrastare questa minaccia furono impiegati non soltanto aerei ma anche dirigibili, dotati di maggiore autonomia e quindi capacità di pattugliamento, pertanto si rese necessaria la costruzione di un hangar per dirigibili ad Augusta, che venne iniziata nel Novembre 1917  e completata nel Gennaio 1920 a conflitto bellico finito.

Ma lo sviluppo tecnologico delle attrezzature belliche porta alla fine dell’epoca dei dirigibili dando spazio agli idrovolanti e proprio per questo nel marzo del 1926 viene inaugurato l’Idroscalo Luigi Spagnolo che data la fervente attività fu ampliato su 10 ettari di terreno agricolo posto fra la ferrovia  e le saline.

Il 13 Maggio 1943 la città di Augusta e la zona dell’Idroscalo vennero bombardati (nessun ordigno arreca danni all’idroscalo) da 53 Liberator inglesi causando diversi morti.

Ciò fa presagire che l’invasione inglese sia imminente, infatti il 13 luglio 1943 la fanteria britannica occupa l’Idroscalo e ne utilizza la banchina come approdo per i mezzi da sbarco.

Nel Maggio 1945 l’Idroscalo venne abbandonato e viene posta in disarmo una delle basi più operative della Sicilia.

Nell’Aprile 1947 viene istituito il Soccorso Aereo Italiano ed Augusta diventa uno dei centri di soccorso militare con idrovolanti; le strutture dell’Idroscalo accolgono nuovamente degli avieri ed i mezzi di trasporto fino al Marzo 1948 quando il centro di Augusta viene chiuso e definitivamente smantellato, segnando la storia e la vita dell’Idroscalo di Augusta.

A partire dal Maggio 1965 una sezione aerea della Guardia di Finanza si insedia in due caseggiati limitrofi all’hangar.

Si dovranno aspettare altri 27 anni affinché si accendano i riflettori sull’Hangar, infatti nel 1985 l’Aeronautica effettua un sopralluogo e tramite una relazione dettagliata evidenzia il grave stato di degrado in cui versa la struttura, facendo leva sulle evidenti lesioni in prossimità del portale lungo il fianco destro. Solo nel 1989 si intervenne per consolidare la struttura applicando dei tiranti in acciaio opportunamente ancorati ad un blocco in c.a.

-    Il Parco dell’Hangar e dell’Idroscalo: Un laboratorio di Biologia Marina

La rada di Augusta è stato più volte al centro di vicende problematiche ed il crescente sviluppo industriale del ‘900, oltre ad una crescita economica, ha portato anche l’inquinamento.

      hangar_1        hangar_2

L’inquinamento stratificato minaccia sia lo specchio d’acqua che costituisce il bacino portuale ed anche le falde dell’entroterra limitrofo.

Attraverso l’analisi di numerosi fattori, quali quelli storici, tecnologici, ambientali, morfologici e funzionali, si è potuto definire il progetto di recupero edilizio e di riuso dell’area dell’Ex Idroscalo di Augusta, da destinare ad un centro di biologia marina.

Innanzitutto si è partiti dal definire le destinazione d’uso di tutti i fabbricati presenti nell’area del Parco dell’Hangar, cercando di dare una funzione utile alla collettività.

Si  prevede l’utilizzo dell’hangar come Edificio Polifunzionale, mentre tutti gli edifici che servivano alla vita degli avieri fra il 1920 ed il 1945 sono stati destinati a punti ristoro, bar, uffici, direzione, centrale elettrica autonoma, bookshop e servizi igenici con lavatoi annessi.

         hangar_3          hangar_4

La seconda fase è stata quella di definire e rendere possibile un collegamento fra l’Hangar dei Dirigibili e l’Idroscalo con la realizzazione di due percorsi, uno pedonale ed uno carrabile.

                                                            Francesco Urrata



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