fototessera articoloMiei cari amici, con queste poche righe mi rivolgo a tutti i partecipanti al laboratorio di recitazione. In questo momento convivono due sentimenti: di rammarico per la conclusione del corso, e di soddisfazione per il risultato ottenuto.

Il 22 novembre avevo raccontato dell’atmosfera di divertimento che aleggiava in aula durante le prove, eravamo nei primi giorni ed ancora non erano state assegnate le parti.

In questi quattro mesi il nostro regista Pietro è riuscito a dare forma ad un materiale grezzo con una pazienza che solo la passione per quest’arte ha potuto aiutare, ha plasmato voci e posture, ha confidato trucchetti da palcoscenico ed infine sono nati dei “mostri”, se di bravura non sta a me dirlo.

Ed eccoci finalmente arrivati al fatidico 31 marzo “il debutto”.

Il  vostro “Pretore” vi vuole ringraziare  uno per  uno.

Il mio primo e sentito grazie va a Guido, il mio “imputato”, che con l’avermi offerto una caramella di carrubba, poco prima dell’inizio dello spettacolo, ha fatto un miracolo: non un colpo di tosse mi ha interrotto per tutta l’esibizione.

civitoti_4civitoti_2Per la sua interpretazione avevo un solo dubbio: che l’emozione gli togliesse il fiato, come talvolta avveniva durante le prove, ed invece con sicurezza  è andato avanti nella sua autodifesa e per tutto il resto della performance.

Un brava e bravo  ai nostri protagonisti Carmela alias Cicca e Micuccio Rapa interpretato dall’esuberante Pippo Paci, che sono riusciti a mantenere alto il ritmo senza errori  o incertezze, strappando continui applausi.

civitoti_3civitoti_1Ed eccoci davanti ad un nuovo comico Pippo Morello che ha saputo caratterizzare il suo personaggio “il cancelliere” balbuziente in maniera ben dosata e divertente.

Anche le mie due collaboratrici togate, nonostante qualche acciacco di stagione, mi sono state accanto dando ai loro personaggi, anche se minori, il giusto rilievo.

Mi inchino, naturalmente, (e senza doppi sensi), dinanzi al nostro insuperabile usciere nonché regista Pietro  Quartarone che con il suo inizio scoppiettante ha dato il brio alla commedia e la carica a noi.

popolane_1Ed infine, ma non ultime, ricordo tutte le popolane. Durante le prove sono state il termometro della riuscita dello spettacolo, perché  le loro risate, non solo quelle da “copione” ci facevano capire se le battute e il modo in cui le interpretavamo erano valide o meno.

Sono state il nostro gradito pubblico di civitote e con i loro costumi colorati hanno creato la coreografia forse poco valorizzata dal contesto in cui si è svolto lo spettacolo. Un grazie a tutte loro per il sostegno morale.

Vi  ricordate le mie ultime parole da copione? “L’udienza è sospesa!”, viviamolo come un augurio, ci sarà una ripresa ed un continuo per questa bella avventura, altri copioni  tra le mani, altri interpreti daranno il meglio di se, ma mi auguro sempre con lo stesso spirito.

Il vostro umile, ma autoritario Pretore Tania Tudisco.