franca.tesseraAndare a teatro è un piacere, quasi un’evasione dal quotidiano, ma andare a teatro per vedere “attori casarecci e improvvisati” nel proprio ruolo, diventa ammirazione e stupore.

Venerdì 29 aprile 2016, dal mio posto di spettatrice, in Aula Magna del Ruiz non ho distinto attori professionisti da …  attori improvvisati.

Il laboratorio teatrale “Pippo Paci” dell’Unitre di Augusta  infatti ha esordito quest’anno con una commedia di Pirandello “La Giara” e pur conoscendone la famosa trama, non sono mancate battute e performance personalizzate ed eloquenti.

Chi non riconosce dietro certi risultati la maestrìa del nostro regista Pietro Quartarone? Quante prove, incontri, recitazione, costumi, trucchi hanno preceduto questo risultato? Tante! E come non lodare ed applaudire questo impegno, questo calarsi nei personaggi - soci per allietare il pubblico e regalare sorrisi e ilarità?

Una mia personale emozione è scaturita all’improvviso nel trovare l’intero “palcoscenico” allestito dal regista e dagli attori, in una scenografia tanto povera quanto ricca di significato da rispecchiare l’ambiente popolare della commedia.

    Alcune fasi dell'allestimento della scenografia.
              

Chiamare questo lavoro “manovalanza” è sbagliato perché merita di essere definito “arte scenografica  creativa e artigianale”. Ed è anche per questo che il mio grazie, i miei complimenti vanno a tutta la compagnia capitanata dal “gigante buono” Pietro Quartarone che col suo vocione pare voglia incutere timore, ma poi diventa “l’amico mansueto” di tutti e persevera e incoraggia.

L’Aula Magna stracolma di soci ed amici, con la gentile presenza delle Dirigenti Prof.ssa Maria Concetta Castorina e la Prof.ssa M. Giovanan Sergi ed alcuni docenti ospiti,  ha visto ieri sera, un evento magico perché ognuno dei protagonisti ha dato il meglio di sé.

                 

                 

Non li elenco ad uno ad uno pur meritandolo, perché ho visto un lavoro di squadra ben guidato, un risultato teatrale e grottesco proprio come richiedeva il testo.  

L’Unitre è proprio una grande famiglia allargata perché ricca di diversità e talenti che all’occasione sanno fondersi e donare un quadro completo di un progetto condiviso.

Auguro a tutti, tanti altri successi teatrali e personali, ed un  grazie  particolare al  raglio musicale  di un asinello napoletano del nostro maestro Antonio Accettullo, e auguri a tutta la compagnia.  Alla prossima!

Franca Morana Caramagno

Nota: Clicca qui per visionare il servizio fotografico, a cura di Ebba Bella.

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