13 maggio 2011

Miei cari lettori, mettetevi comodi, perché ho una lunga giornata da raccontarvi.

Era Natale quando, in un commento, definivo il nostro Coro, ancora neonato, “mitico” e mi ritenevo certa che, alla data della nostra esibizione, saremmo giunti competitivi con gli altri Cori, ebbene il momento è arrivato e le mie previsioni si sono rivelate esatte.

La giornata scelta per il Festival  dei Cori UNITRE è stata l’8 di maggio, che è coincisa con la “ Festa della mamma”, così, un po’ per dovuto omaggio e un po’ per distrarci, durante il viaggio per raggiungere Pachino, sede della manifestazione canora, abbiamo potuto ascoltare vari  brani di poesia riferiti alla mamma. Abbiamo così scoperto che il nostro Giuseppe Bellistri, direttore musicale del Coro, oltre ad essere un fine dicitore è anche un poeta e creatore di rime, che sforna senza problema su qualsiasi argomento.

Non da meno la nostra direttrice Maria Grazia, ci ha fatto partecipi di un suo commovente pensiero sulla mamma. In poche parole i genitori del nostro Coro sono due poeti che esprimono sensibilità ed armonia.

Arrivati a Pachino, presso il teatro Politeama, ci sono stati assegnati i posti, nella parte più alta della tribuna, buona postazione per vedere bene e non avere troppa gente intorno. Nove Corali si sarebbero esibite, noi saremmo stati  la seconda.

Si è iniziato intonando l’Inno di Mameli, cantato da tutti i presenti, rigorosamente in piedi, poi vi è stata una serie di interviste ai vari organizzatori ed alla Presidente nazionale che, per l’occasione è venuta da Torino. Infine, un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, è iniziata la manifestazione. Quando ancora il primo Coro, di Canicattì, stava completando il terzo ed ultimo brano, noi eravamo già pronti dietro le quinte.


E, quando la presentatrice ci ha chiamati, noi “magnifici trenta”, come un  piccolo stormo di rondini dal manto  nero ed il petto bianco, siamo entrati ordinatamente a portare la nostra primavera a tutti gli spettatori. La scelta dei brani operata dal nostro direttore Giuseppe è stata sicuramente appropriata, due brani della tradizione siciliana: “La pampina di l’aliva” e “Cu ti lu dissi” , e, come terzo brano, un inno alla solidarietà, cioè uno dei princìpi cui si ispira la nostra Associazione “Si può dare di più”.

        Senza falsa modestia, devo dire che ce la siamo cavata proprio bene e gli applausi del pubblico anche durante l’esibizione ce ne hanno dato conferma.

Questo era il minimo della soddisfazione che, oltre a noi stessi, dovevamo ai nostri Direttori di Coro. Dapprima Giuseppe da solo,  poi coadiuvato  per un breve tempo da Cristina e poi, in via definitiva , da Maria Grazia, ci hanno presi per mano ed accompagnati fino a questo traguardo.

Ad ogni prova hanno cercato di correggere gli errori, di migliorare la prestazione, fino a renderla più gradevole possibile, incoraggiandoci sempre, anche quando sembrava ci fossero difficoltà insormontabili. Con il suo fare materno Maria Grazia ci correggeva sempre con il sorriso sulla bocca, con battute divertenti  che alleggerivano l’atmosfera , anche quando ci sentivamo delusi  dei progressi che non arrivavano.

Ha un’esperienza incredibile, sembra abbia già vissuto tutte le possibili ed immaginabili situazioni,  e per tutte ha la soluzione.  Il suo lavoro non si è limitato alla parte vocale, ma ha curato anche quella estetica, insegnandoci a stare sul palcoscenico come un vero Coro. Ci voleva gradevoli da sentire e da vedere e ci è riuscita. Gli applausi finali ci hanno ripagato del lavoro fatto che, anche se divertente, era pur sempre impegnativo.

Con il pranzo presso un agriturismo, è iniziata la seconda parte della giornata, quella rilassante. Si è mangiato, chiacchierato, cantato ed è sembrata la situazione giusta per nominare socia onoraria colei che tanto spesso si è prodigata per noi pur non essendo socia: Franca Morana Caramagno, un caloroso applauso dei presenti ha confermato che questa era la volontà di tutti.

     img_2681Dato il prolungarsi della fase pranzo si era indecisi se continuare a rimanere in zona o tornare già a casa, alla fine si è optato per una passeggiata  nella vicina località di Marzamemi. Si è passeggiato per il paese e, mentre alcuni ascoltavano le spiegazioni di una guida, altri godevano il bel pomeriggio di sole curiosando e facendo acquisti nei negozi specializzati per turisti.

     Sulla strada di ritorno abbiamo fatto tappa nuovamente a Pachino per ammirare “L’inverdurata”, una sorta di quadri realizzati con le verdure e disposti sul selciato di una strada, il tema comune per tutti era il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Infine, risaliti sull’autobus  abbiamo fatto ritorno a casa.

img_2693     Lungo il viaggio non sono mancati canti e commenti alla giornata, tutti molto soddisfatti con il proposito di continuare e con l’impegno di esibirci dinanzi a tutti i nostri compagni-soci nella serata di chiusura dell’anno accademico.

     Io sono solo una dei “magnifici trenta”, avrei molto piacere che anche gli altri ventinove esprimessero le loro impressioni su questo nostro debutto e sulle prospettive future della nostra Corale Unitre.

Tania Tudisco


     Sono Natalina Tripoli, una dei "magnifici trenta", queste sono le mie impressioni:

    Da qualche giorno, per noi dei "magnifici trenta" del neonato coro della nostra associazione,abbiamo vissuto la prova del grande evento,atteso e temuto: l'8 maggio 2011, nostra prima partecipazione ad un festival dei cori unitre di Sicilia, il terzo, a Pachino presso il teatro Politeama.

    Senza presunzioni o vana gloria il nostro coro, nonostante la tensione di noi coristi, si è esibito alla grande, grazie al maestro di musica Giuseppe Bellistrì e al maestro di coro Maria Grazia Morello, e grazie anche al sostegno morale dei cinquanta compagni di scuola partecipanti, in trasferta, che ci hanno fatto percepire, con scroscianti applausi la loro vicinanza e il loro calore umano.

     Dico un grazie e un in bocca al lupo atutti i compagni della corale per il prossimo appuntamento, un grazie di cuore al nostro presidente che ci incoraggia.

          Natalina.


     Sono Rosa Tringali, una dei "magnifici trenta", queste sono le mie impressioni:

     Maria Grazia è una donna eccezionale e con tanta pazienza ci ha insegnato a cantare, è proprio fenomenale a Pachino ha diretto insieme al maestro Pippo Bellistrì il coro dell’Unitre di Augusta con tanto amore e tanta gioia ed è stata per tutti noi una vera gloria.

     Siamo rimasti tutti contenti e soddisfatti perché tanti complimenti ci hanno fatti. Merito anche del maestro Bellistrì che ci ha fatto provare e riprovare senza farci mai stancare.

    Son due maestri eccezionali e li vogliamo lodare e ringraziare. Son gioiosi, bravi, affettuosi e rispettosi, meglio di così non se ne possono trovare, ci fanno cantare con tanto amore e, quando cantano insieme a noi, ci trasmettono tanta passione e tanto calore.

    Siamo tutti pronti a cantare e continuare perché due persone speciali così non è facile trovare.

    Un grazie di cuore, con tanto affetto e simpatia, dal coro dell’Unitre e di tutta la compagnia.

                  Rosa Tringali