aiutamoliCon l’incontro del 20 maggio 2015, tenuto dal nostro presidente, Dr. Giuseppe Caramagno, avente ad oggetto “Trasmettere il desiderio della ricerca del vero senso della vita”, si sono conclusi, presso la consueta sede dell’Aula Vallè del Liceo “Mègara”, gli incontri programmati per l’anno 2014 – 2015 del progetto indicato.

Riportiamo di seguito quanto a conclusione, ha scritto l’Avv. Giovanna Fraterrigo,  ns. socia e  mamma, frequentatrice interessata agli argomenti proposti.

L’adolescenza è una fase della vita caratterizzata da cambiamenti profondi, sia dal punto di vista fisico che emozionale e comportamentale.

I principali cambiamenti fisici a cui si assiste in questa fase, data la rapidità con cui si verificano, comportano una certa preoccupazione da parte dei ragazzi per il loro aspetto fisico e, conseguentemente, il bisogno di essere rassicurati dagli adulti.

Ma, spesso, noi adulti non li capiamo, non troviamo gli strumenti idonei per aiutarli perché, per essere genitori non c’è una scuola, non c’è una laurea, ma solo l’esperienza sul campo. Esperienza che non può essere solo e soltanto quella che ci deriva dalla nostra fase adolescenziale, atteso che per ogni individuo, gli approcci con il proprio cambiamento fisico e psicologico, è diverso. Allora cosa fare per aiutarli a superare questa fase con meno traumi possibili? Cosa fare per aiutarli ad affrontare serenamente tutte le “problematiche” che la loro psiche si crea in questa fase? La risposta è semplice: ci facciamo aiutare. Sì, perché se vogliamo aiutare i nostri figli, prima ci dobbiamo lasciare aiutare noi, Come?

L’Unitre, per il secondo anno consecutivo, ha proposto a noi genitori di ragazzi in età adolescenziale, attraverso il progetto “ AIUTIAMOLI NELLO SVILUPPO DELLA LORO PERSONA UMANA, una “stampella” per sostenerci e, quindi, sostenerli, lungo il viaggio evolutivo della loro vita, così da poter avere il giusto rinforzo, bilanciato, quando, lungo la via, incontrano i sassi che  potrebbero causare loro rovinose cadute e fratture.

Ciascun adolescente è un individuo con personalità, interessi e gusti unici, tuttavia è possibile riscontrare una serie di sentimenti, atteggiamenti e comportamenti tipici dell’adolescenza e, attraverso l’aiuto gratuito di esperti in materia, anche quest’anno abbiamo acquisito qualche strumento in più per approcciarci meglio con i nostri figli. L’esperienza ci insegna che in ogni campo, la medicina in primis, è sempre meglio prevenire che curare. Cosa voglio dire? Solamente che non bisogna aspettare di avere un problema in famiglia per rivolgersi ad uno specialista. Ascoltare gli esperti, condividere esperienze con altri genitori, accogliere “ la vita” di chi ha già cresciuto i propri figli e si scontra da nonno con i conflitti adolescenziali, ci può solo aiutare, arricchire, comprendere, suggerire.

Discussioni e liti tra genitori e figli sono frequenti in questa fase. Spesso, i genitori si sentono rifiutati, e in un certo senso lo sono, ma questo rifiuto è solo apparente e consente l’acquisizione da parte dei ragazzi di una propria identità e, quindi, un buon ingresso nell’età adulta.

Il passaggio dei figli attraverso l'adolescenza è generalmente fonte di stress per i genitori; la loro volubilità, l’iperattività e l’umore triste degli adolescenti sono, spesso, fonte di preoccupazione per noi genitori; tuttavia, un’ansia eccessiva per questi comportamenti ed atteggiamenti non è giustificata in quanto, non necessariamente, sono la spia di problemi.

Ma se non siamo preparati a tutto ciò, se enfatizziamo eccessivamente o minimizziamo eccessivamente certi atteggiamenti, rischiamo di creare in loro la chiusura, la temuta frattura, o di alzare muri con mattoni che, in seguito, sarà difficile se non impossibile, abbattere.  La possibilità di parlare apertamente in famiglia dei propri problemi è uno degli aspetti più importanti del rapporto tra genitori e figli. Buoni rapporti e livelli di comunicazione, però, non s'improvvisano, ma richiedono attenzione, tenacia e tempo da parte dei genitori.

Il giusto investimento di tempo e di energie durante l’infanzia e la fanciullezza aiuta a prevenire il trasformarsi dei piccoli problemi di queste fasi, nei grandi problemi dell'adolescenza. Per questo sono andata a “scuola”; per questo continuerò ad andare a “scuola”; magari poi, nell’approccio diretto con i miei figli sbaglierò ma, grazie al sostegno, alla stampella che l’UNITRE mi ha offerto, avrò gli strumenti per accorgermi dei miei errori e potrò tornare indietro per riprendere la giusta direzione.

Voglio ringraziare pubblicamente l’UNITRE nella persona del suo presidente dott. Giuseppe Caramagno,  la prof. Castorina, Dirigente scolastico del Liceo Megara di Augusta, le insegnanti prof. Anna Daniele e prof. Tiziana Coppola, il Dirigente dell’Istituto superiore A. Ruiz di Augusta, prof. C. Gulino, ma, in particolare coloro che in aula  hanno fatto dono di sé, della loro sapienza e della loro professione, a noi genitori di ragazzi adolescenti: il dott. Francesco Cannavà, il dott. Nello Ruscica, la dott.ssa Maria Grazia Morello, la prof. Roberta Oteri, la signora Franca Caramagno e, sempre lui come il prezzemolo che dà il tocco finale ad un buon piatto, il dott. Caramagno Giuseppe.

Un grazie anche a tutti i genitori con cui ho sperimentato la comunione di intenti, la condivisione di vita, la consapevolezza e l’umiltà di sapere che certi viaggi sono più piacevoli e semplici se fatti in compagnia.

Spero di continuare questa esperienza anche il prossimo anno.

Giovanna Fraterrigo

Alcune foto degli incontri