57_-_BULLISMO57 – BULLISMO – Il Bullismo rappresenta una deprecabile forma di comportamento sociale di tipo violento ed intenzionale. Di natura sia fisica che psicologica. Oppressiva e vessatoria, vile ed invereconda, ripetuta nel corso del tempo.

Attuata nei confronti di individui considerati bersagli facili ed incapaci di difendersi. Il termine è principalmente utilizzato per riferirsi a fenomeni di violenza tipici degli ambienti scolastici e più in generale di contesti sociali riservati ai più giovani. Lo stesso comportamento, o comportamenti simili, in altri contesti, sono identificati con altri termini, come stolking, mobbing in ambito lavorativo o sociale, o nonnismo nell'ambito delle forze armate. A partire dagli anni 2000, con l'avvento di Internet, si è andato delineando un altro fenomeno legato al bullismo, anche in questo caso diffuso soprattutto fra i giovani, il cyber-bullismo. Il bullismo come fenomeno sociale e deviante è oggetto di studio tra gli esperti delle scienze sociali, della psicologia giuridica, clinica, dell'età evolutiva e di altre discipline affini. Non esiste una definizione univoca del bullismo, tra gli studiosi, sebbene ne siano state proposte diverse. Il termine bullismo non indica qualsiasi comportamento aggressivo o comunque gravemente scorretto nei confronti di uno o più, ma precisamente "un insieme di comportamenti verbali, fisici e psicologici reiterati nel tempo, posti in essere da un individuo, o da un gruppo di individui, nei confronti di individui più deboli". La debolezza della vittima o delle vittime può dipendere da caratteristiche personali o socioculturali. I comportamenti (reiterati) che si configurano come manifestazioni di bullismo sono vari; e vanno dall'offesa alla minaccia, dall'esclusione dal gruppo alla maldicenza, dall'appropriazione indebita di oggetti fino a picchiare o costringere la vittima a fare qualcosa contro la propria volontà. (liberamente tratto da Dizionario Treccani e altre fonti). Attenzione alle nuove severe Leggi sul Cyberbullismo che coinvolgono la famiglia, pesantemente. Ogni qual volta scorgiamo nei nostri figli, nipoti o adolescenti in genere, un comportamento atipico, non ignoriamolo. Facciamocene carico ed interveniamo tempestivamente. Che si tratti del bullo o della vittima. Attenzione alla “rete”. E chiediamoci sempre cosa, noi famiglia, non abbiamo fatto per evitare ciò che sta accadendo. La nostra attenzione, la nostra perspicacia, il nostro sesto senso sono le uniche sentinelle che possiamo mettere in campo; a livello preventivo. Per il resto, spesso, è d’uopo rivolgersi ad uno Specialista ed alle Forze dell’Ordine.