Mamy2In questi giorni di isolamento, lontano dalle nostre abitudini e soprattutto dagli affetti più cari, rivolgiamo un pensiero a tutti coloro che si trovano nella nostra stessa situazione.

Da qualche giorno mi è balenata in mente l’idea di contattare i soci Unitre e scambiare con loro parole di conforto e di solidarietà. È proprio in questi momenti che si apprezzano di più i piccoli gesti: anche una semplice telefonata, un sorriso, un abbraccio virtuale possono essere un sollievo per chi li riceve e per chi li dona, soprattutto ora che siamo privati degli abbracci concreti dei nostri figli e nipoti.

E così tutte le mattine mi ritaglio un po’ di tempo per questa mia nuova attività. Sfoglio la rubrica telefonica del mio cellulare e decido di chiamare ora l’una ora l’altra. Quattro o cinque telefonate al giorno.

Quando chiamo le mie amiche e scambio due chiacchiere con loro mi sento attiva e per qualche minuto riesco a non pensare al senso di noia e di sconforto che colpisce un po’ tutte le persone della mia età in questo periodo così delicato e di emergenza che stiamo vivendo. Tutte le giornate sembrano uguali, senza stimoli, senza interessi e senza relazioni sociali. In questo modo, invece, la mattinata trascorre più velocemente e, soprattutto, più piacevolmente.

Anche le mie amiche apprezzano le mie telefonate, perché in questo modo interrompono l’usuale quotidianità e insieme ricordiamo episodi passati, ci scambiamo le nostre sensazioni, ci raccontiamo i nostri progetti e le nostre speranze. Ricevere un semplice “grazie” alla fine della telefonata mi tira su il morale e mi permette di affrontare con più entusiasmo la giornata.

Non sarà come quando ci incontravamo in aula per le lezioni, ma parlare con loro mi riempie di gioia e mi fa sentire utile.

Restiamo a casa, manteniamo le distanze e supereremo questo momento per poi finalmente tornare in aula Unitre!

Pina Patania Daniele