63_-_BOMBARDAMENTO_MEDIATICO63 - BOMBARDAMENTO MEDIATICO PLURIVETTORIALE – Il maggiore ed imprevisto tempo libero a nostra disposizione, pur se nel ritiro domestico, ci tentano verso un maggiore interesse per l’ascolto della musica, la lettura, la riscoperta di vecchie foto o di vecchi filmini, di souvenir di viaggi scordati in un cassetto, o di vecchi oggetti da collezione oramai obsoleti, di hobby messi da parte per mancanza di tempo, di quella vecchia passione per la fotografia e altro ancora.

Ma, il prolungamento di uno stile di vita diverso, ci ha impigriti e, purtroppo, siamo spesso caduti nella trappola del Computer (chat e ricerche), e TV. Sento che qualcuno ha passato, e passa ancora, intere giornate e fino a tarda notte, ascoltando i comunicati sciorinati dai media, poi i più o meno arguti commenti, quindi le considerazioni sui commenti e via dicendo... Stiamo subendo un bombardamento di notizie, spesso in antitesi l’una con l’altra. Abbiamo assorbito il pontificare di politici, uomini di cultura, affermati professionisti, sedicenti esperti, personaggi dello spettacolo, giornalisti più o meno di parte o prezzolati. Ma noi, un’idea di cosa sta succedendo ce la siamo fatta? O lasciamo pigramente che ci conducano di qua o di là? Cosa sarà, concretamente e realmente di noi, domani? E che progetti di ripresa stiamo formulando, noi? Come stiamo studiando di industriarci per il nostro futuro e quello dei nostri figli? Tra messaggi rassicuranti e tenebrosi; tra scene apocalittiche e “battimani libera tutti”; tra conferme e smentite; tra speranze e delusioni. Noi, dove siamo? Abbiamo una nostra coscienza civile e una nostra idea o andiamo a rimorchio e seguiamo la corrente? E’ bene informarsi. Ma documentarsi alle fonti ufficiali è meglio. Individuare eventuali alternative al lavoro attuale. Mettersi in proprio, inventarsi un nuovo mestiere. Questo può essere veramente produttivo. Perché, si spera tra breve, saremo tutti ai blocchi di partenza. E vincerà chi ha le dee chiare sull’obiettivo da raggiungere. Chi si è preparato prima. Chi resterà, confuso, al palo, avrà minori possibilità di sopravvivenza. E aspettare passivamente aiuti governativi non sarà né proficuo, né onorevole.