uomo_2017_0Il relatore ha esordito facendo riferimento a quanto aveva annunciato in sede di apertura del corrente anno accademico, durante il quale, nell’ambito degli incontri dedicati a “Personaggi di ieri e di oggi”, avrebbe trattato di “Gesù Cristo, uomo storico e Figlio di Dio”.

Egli ha preliminarmente evidenziato di ritenere opportuno dedicare degli incontri a conversare su “L’uomo”, dal punto di vista dell’antropologia umana e cristiana. Ciò nell’intendo  che, una migliore conoscenza dell’uomo e, successivamente, di Gesù Cristo, possa contribuire a migliorare la qualità della  vita quotidiana degli uomini consapevoli della loro grandezza e unicità.

Nell’incontro odierno il presidente Caramagno si è soffermato sui seguenti aspetti:

  • Felicità o relativa serenità.
    • Gli uomini siamo dei cercatori di felicità e serenità, appassionati e mai sazi. Questa inquietudine ci accomuna tutti.
  • Ma quale felicità o serenità?
    • La debolezza, il dolore, la morte rimangono “un mistero”.
  •  L’esperienza della fragilità.
    • La vita è bella nonostante tutte le prove e  le disavventure, perché esistiamo e sperimentiamo l’amore.
    • Come avviene per la felicità, anche l’esperienza del dolore ci accomuna tutti.
  • L’esperienza della fragilità può insegnarci alcune cose fondamentali:
    • la prima è che non siamo eterni;
    • la seconda è che non siamo onnipotenti;
    • l’esperienza della fragilità ci insegna che i beni più importanti sono la vita e l’amore.

Gli argomenti proposti, ai numerosi soci presenti, hanno destato vivo interesse e curiosità circa i due successivi annunciati e propedeutici a quelli che saranno dedicati, come detto, a “Gesù Cristo, uomo storico e Figlio di Dio”.

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La Redazione.