Tringali_G._ChimicoSi è tenuta lunedì 9 dicembre 2019 a cura del dr. Giuseppe Tringali, una lezione sul tema "Quando la soluzione non è bio - Alcune considerazioni riguardo la direttiva europea sulla plastica monouso”.

Il presidente dell’Ordine dei Chimici e dei Fisici della provincia di Siracusa, ha illustrato inizialmente la storia della nascita della plastica, dovuta all’invenzione del chimico italiano Giulio Natta, e il suo utilizzo nella società degli anni sessanta, considerato una grande rivoluzione in termini di economicità e caratteristiche qualitative dei prodotti in “moplen”.Immagine2

Successivamente, sono state presentate alcune cartine tematiche relative alla diffusione globale dei rifiuti in plastica nei mari e negli oceani e le principali fonti inquinanti, costituite essenzialmente dai Paesi in via di sviluppo, dove sono presenti condizioni di benessere economico poco diffuso.

Le principali caratteristiche della plastica biodegradabile e i suoi utilizzi nei vari oggetti utilizzati quotidianamente sono stati l’argomento che ha permesso di illustrare i punti salienti della nuova normativa europea sulle materie plastiche monouso denominata SUP, Single Use Plastics, approvata il 21 maggio 2019 e che riguarda dieci tra i prodotti in plastica di uso più comune, per affrontare l’emergenza dei rifiuti in mare.

Immagine1Si è sottolineato durante il seminario che il problema principale non è costituito dalla plastica ma dal tipo di consumo e dalla spesso inappropriata gestione dei prodotti in plastica quando diventano rifiuti. La Commissione europea ha detto che non è questione di bioplastica o no: la plastica “usa e getta” non si deve usare.

Infine, come possibili soluzioni si è fatto riferimento alla normativa comunitaria sull’economia circolare, relativa alla gerarchia di gestione dei rifiuti che prevede, nell’ordine: 1. Riduzione/prevenzione della produzione di rifiuti; 2. Riuso; 3. Riciclo; 4. Recupero di altro tipo (produzione di energia); 5. Smaltimento.

A conclusione della lezione, si è evidenziato che due grandi alleati dell’ecosistema sono il benessere economico e lo sviluppo tecnologico. Chi vuole davvero fare bene per la salvaguardia dell’ecosistema e della salute umana deve studiare le tematiche ambientali specializzandosi nelle discipline che garantiscono gli strumenti di conoscenza per poter successivamente risolvere il problema.

La Redazione

Leggi il curriculum del dr. Giuseppe Tringali

Foto di Giovanni Farinella

IMG_6284IMG_6296IMG_6312IMG_6314