Lunedì 28 marzo 2011

Intervista al Dr. Francesco Cannavà - Docente di Psicologia Dr. Francesco Cannavà-Psicologo

Dr. Francesco Cannavà-Psicologo

Età
36 anni…

Titolo di studio
laurea inpsicologia

Breve curriculum:

Laurea in psicologia, master vari, grande raccoglitore di esperienze.

La propria famiglia:
sposato dal 20/06/09…nucleo familiare: marito, moglie e figlio in arrivo

Fatti e circostanze significativi della vita che hanno segnato una svolta e che possono contribuire alla crescita umana del lettore:

Il mio concetto di onore, dignità e maturità proviene dal ricordo di un nonno scomparso troppo presto. Con cui mi sono confontato soprattutto attraverso il ricordo di chi ne ha sempre nutrito la stima. Il senso di giustizia e responsabilità si è fatto strada in me attraverso la crescita in una famiglia che oggi, anche per il lavoro che svolgo, posso definire sana, per principi e per affetto.
Il mio principio "ca ogni lassata è pessa" o per dirla all'antica carpe diem, nasce dalla perdita improvvisa di un carissimo amico, che ha totalmente cambiato la mia visione della vita, ricordandomi di vivere mentre progetto il futuro e di girarmi spesso a guardare quello che ho fatto, senza giudicare troppo...

Concezione della vita…

Per me la vita è un susseguirsi ininterrotto di esperienze che iniziano venendo al mondo e che determinano chi siamo nelle diverse fasi dello sviluppo della persona fino all'ultimo istante di lucidità. Esperienze che, nel bene e nel male, arricchiscono giornalmente attraverso il confronto con l'altro, con sè stessi, con culture diverse dalla propria, con la natura. Non credo in un senso assoluto dell'esistenza, ogni uomo deve trovare il proprio senso e forse la ricerca stessa da valore e significato alla vita. Personalmente sono convinto che la realizzazione più alta dell'esistenza di un membro della specie sociale per eccellenza, sia riuscire a trasmettere a chi lo seguirà nel tempo, l'esperienza accumulata nella propria vita, offrendo intuizioni e vissuti frutto della vita stessa, lasciando memoria del nostro percorso sulla terra, affinchè chi si avvicendi a noi possa trarre insegnamento dai nostri errori e dai nostri successi, dando un senso sempre più profondo e complesso alle proprie vicende. Se un tempo per me la vita era realizzazione, oggi è soprattutto scoperta.

Hobby e interessi:

mi definisco "dipendente dal mare". Fotografia subacquea, pesca, immersioni, acquriofilia ed escursioni naturalistiche accompagnano da sempre i miei momenti di svago. In particolare tutto ciò che mi faccia sentire parte della natura e che possa lasciar spazio a sensazioni e istinti che apaiono distanti dalla società in cui vivo e lavoro.
Amo sentirmi socialmente attivo attraverso associazioni culturali e di volontariato, benché il tempo dedicatovi va restringendosi via via con l'accumularsi degli anni.
Il principio fondante del mio credo è che nel dare si riceve due volte: gratificazione nel donarsi e arricchimento nel confronto tra esperienze.

Che cosa mi ha spinto al “volontariato culturale” verso l’Unitre di Augusta e come vivo il mio impegno verso questa Associazione onlus di promozione umana:

È una realtà che restutiusce dignità e vitalità ad una fase della vita che la nostra società non rispetta abbastanza e per questo nutro grandissima stima non solo per chi raprresenta l'Unitre, ma per tutti coloro che ne fanno parte, donandole peso sociale, valore culturale ed umano. Mi da la possibilità di stare con persone che mi apprezzano e che mi coccolano come un nipote. Amo considerarmi un compagno di esperienze più che un docente. Non vi è lezione che non mi lasci un senso di affetto e soddisfazione, che quest'anno ho voluto far assaporare anche a mia moglie portandola con me in ben due occasioni.
Le lezioni sono un momento di riflessione comune in cui ogni partecipante, se lo desidera, può regalare a tutti il proprio pensiero e le proprie sensazioni, talvolta ironizzando, talvolta commuovendo.
Benché spesso le mie discussioni d'aula si orientino verso argomentazioni psico-filosofiche sottolineo spesso quanto l'aula dell'Unitre sia decisamente più attiva, interessata e partecipe dei tanti convegni rivolti a professionisti in cui ho avuto modo di far lezione.

La mia opinione sull’Unitre locale e suggerimenti per migliorarla:

La reputo una realtà indispensabile e preziosissima per il tessuto sociale di Augusta. Che nel dispensare cultura, dona a chi ne fa parte, compagnia, sostegno, conforto e soprattutto genera un profondo senso di continuità attraverso il ricordo di tutti coloro che negli anni ne hanno fatto parte e che oggi accompagnano i ricordi di chi si ritrova in aula circondato dal sostegno e dal conforto di tutti i ..."compagni".
Migliorare qualcosa già così funzionale, persino sotto l'aspetto multimediale è difficile. Meriterebbe una sede adeguata, stabile, che le renda merito. Una collocazione centrale, logisticamente comoda e visibile. Che si possa caratterizzare con le opere stesse prodotte al suo interno. Che possa avere un'identità da ostentare con orgoglio in un paese troppo distratto.

Che utilità traggo da questa esperienza di “volontariato culturale” verso l’Associazione detta.

Mi sento utile. Mi piace incontrare gli iscritti. Torno a casa con pezzetti di esistenze che mi raccontano un tempo che mi rammarico di non aver vissuto e che, per quello che è la mia personalità, credo che avrei apprezzato.
Non riuscendo a immaginare un'Augusta senza l'Unitre, spero che tra qualche annetto ci sia un posto anche per me tra i banchi virtuali di questo gruppo di amici.

Dr. Francesco Cannavà