cassisi_tessera_2Giovedì 27 marzo 2014 l’Architetto Giuseppe Cassisi ha tenuto la prima lezione del 2014 parlandoci di "Filippo Brunelleshi". Pubblichiamo una breve sintesi della lezione.

Scriveva G. Vasari nel libro “Le vite….” del 1550: “Ei ci fu donato dal cielo per dar nuova forma all’architettura”

brunelleschi_1Filippo di Ser Brunellesco Lapi nasce a Firenze nel 1377. Il padre era un notaio molto stimato, spesso incaricato di compiere ambascerie, come quella del 1364, quando fu inviato a Vienna per incontrare l‘Imperatore Carlo IV. Ricevette una buona istruzione come era comune nella borghesia agiata dell'epoca. Non portato per gli studi giuridici, fu lasciato libero dal padre di seguire le sue inclinazioni.

Iniziò come orafo, ma divenne poi scultore, scenografo e, soprattutto, architetto.

Fu uno dei tre primi grandi iniziatori del Rinascimento fiorentino con Donatello e Masaccio. In particolare Brunelleschi, che era il più anziano, fu il punto di riferimento per gli altri due e a lui si deve l'invenzione della prospettiva centrale.

Progettò e costruì quasi esclusivamente a Firenze, edifici sia laici sia ecclesiastici che fecero scuola.  

La prospettiva a “punto unico di fuga”

brunelleschi_2La prospettiva è il metodo di rappresentazione più vicino alla visione dell’occhio umano.

Esemplari sono le tavolette prospettiche, realizzate all’inizio del ‘400 di cui ci è pervenuta una descrizione molto precisa.   

In una di esse era possibile osservare, attraverso un foro praticato nella tavoletta, la veduta prospettica del battistero di Firenze riflessa da uno specchio. Essa costituiva la nascita delle regole per la costruzione della prospettiva di un edificio.

Il Concorso del 1401  per la seconda porta del Battistero di San Giovanni a Firenze

Nel 1401 fu indetto un concorso per realizzare la seconda porta bronzea del Battistero. I concorrenti avevano il compito di scolpire, entro un anno, una formella in bronzo con il tema del Sacrificio di Isacco, inscritta entro un quadrilobo, e vennero messi a loro disposizione circa trentaquattro chili in totale di bronzo. Nel 1402 la vittoria del concorso fu attribuita a Filippo Ghiberti.

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La formella di Ghiberti                                 La formella di Brunelleschi

Architetture

brunelleschi_4Le architetture vengono progettate in modo che risultino armoniosamente proporzionate sia nei vari elementi sia nel rapporto con lo spazio urbano che le deve contenere.

Spesso nei progetti si fa ricorso a forme geometricamente perfette, come il cerchio e il quadrato, che compaiono sia nella composizione dei moduli delle facciate sia nella distribuzione degli ambienti in pianta.

Con Brunelleschi il disegno diventa uno strumento di lavoro con cui il progettista verifica e propone le proprie idee attraverso piante, prospetti, sezioni, schizzi prospettici e modelli in legno.

Spedale degli Innocenti

brunelleschi_5La facciata è scandita da un porticato di archi a tutto sesto il cui modulo regola l’intero edificio. Nella porzione inferiore dell’edificio sono nove le arcate del porticato a cui si accede da nove gradini. L’intercolumnio è pari all’altezza delle colonne e alla profondità del porticato creando una forma cubica modulare.

Basilica di San Lorenzo

brunelleschi_6brunelleschi_61L'impianto della chiesa si ispira a edifici della tradizione medievale fiorentina, ma a partire da questi modelli Brunelleschi creò qualcosa di più rigoroso, con esiti rivoluzionari. L'innovazione fondamentale sta nell'organizzazione degli spazi lungo l'asse mediano applicando un modulo (sia in pianta che in alzato), corrispondente alla dimensione di una campata quadrata.


Sagrestia vecchia di San Lorenzo - Cappella Pazzi

brunelleschi_63La pianta è vincolata dalla presenza del transetto della chiesa. Brunelleschi realizza una pianta centrale quadrata con un vano maggiore ed uno minore, che tripartisce la parete. Ogni spazio è coperto da cupole a tutto sesto. Quella centrale, ad ombrello, è suddivisa in 12 spicchi e sorretta da arconi finestrati.

Tre pareti già costruite rappresentano il vincolo. Brunelleschi realizza una pianta centrale con un vano maggiore e una cupola a tutto sesto.

Le ceramiche della cupola sono di Luca della Robbia.

Cupola di Santa Maria del Fiore

I lavori per la costruzione di Santa Maria del Fiore, Cattedrale di Firenze, vennero iniziati, su progetto di Arnolfo di Cambio, nel 1294.

Nel 1418 l‘Opera del Duomo bandì un concorso pubblico per la costruzione della cupola. In seguito al concorso, che pure ufficialmente non ebbe vincitori, Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti furono nominati capo maestri. Il 7 agosto 1420 ebbe inizio la costruzione, che fu completata fino alla base della lanterna il 1º agosto 1436.

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Con un sistema di tre corde incrociate nel vuoto e innalzate alla quota di costruzione per mezzo di un filo a piombo graduato, fu possibile definire perfettamente la sezione orizzontale della superficie delle vele .

Alcuni dati della cupola:

Per concludere riportiamo quanto scriveva Carlo Marsuppini, nell'epitaffio per Filippo Brunelleschi:

“ …per capire quanto Brunelleschi valse nell’Arte Dedalea basta che tu guardi la testudo e le macchine che, sono la dimostrazione del suo  divino Ingegno…”

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Giuseppe Cassisi

(Altre lezione di Giuseppe Cassisi)