03 Aprile 2019
Pubblichiamo una sintesi della lezione tenuta lunedì 1 aprile 2019, presso l’Aula Magna del II Istituto di Istruzione Superiore “Gaetano Arangio Ruiz”, dal Dott. Salvo Cannavà, Psicologo, sul tema “Terza età al volante”
Questi alcuni dati circa gli incidenti sulle strade:
Domanda: Secondo te, quale sarebbe un numero ideale di vittime annue?
Risposta: ………. ….. E se fossero i tuoi familiari ……. O i familiari dei tuoi amici ….?
Quindi impegniamoci tutti, per portare a zero il numero delle vittime.
FUNZIONI COGNITIVE E FATTORI PREDITTIVI DEGLI INCIDENTI STRADALI
Durante la guida di un veicolo sono coinvolti sia meccanismi automatici che meccanismi volontari di elaborazione delle informazioni. Deficit in uno o entrambi i meccanismi determinano una più importante richiesta attentiva e di conseguenza un maggior carico mentale che incide sul bilancio delle risorse dell'individuo, limitando così la sua capacità di elaborazione e di risposta a nuovi stimoli.
L'abilità di orientare rapidamente l'attenzione su uno stimolo rilevante è molto importante per un soggetto alla guida di un veicolo. Infatti, il compito di guida richiede di esercitare un controllo continuo sia sull'ambiente esterno che sul veicolo.
Durante la guida, infatti, il soggetto ha costantemente lo sguardo orientato sulla strada davanti a sé, ma deve essere in grado di spostare con sufficiente tempestività l'attenzione su stimoli improvvisi che possono presentarsi alla periferia del campo visivo e che potrebbero costituire pericolo di incidenti.
Deficit forieri di incidenti stradali, in cui sono coinvolti anziani, nei seguenti ambiti:
La tendenza individuale ad una rapida attivazione può comunque comportare il manifestarsi d'intense emozioni nel corso della guida. Tali emozioni possono dipendere dalla situazione o dalla personalità del guidatore. Nel mondo scientifico esiste ampio consenso sul fatto che il consumo di sostanze psicotrope produca un aumento del rischio d'incidenti nella circolazione stradale. Per tale motivo, prima di mettersi alla guida, sarà necessario, limitare l’assunzione di alcool e di taluni farmaci (Leggere attentamente i bugiardini e rifarsi a precedenti esperienze personali).
HANDICAP AD UNA GUIDA SICURA
Comportamenti maladattivi alla guida - Tendenza ad uno stile di guida rischioso o senza educazione e riguardi per gli altri:
INGERENZA PSICOLOGICA NELLA GUIDA
Una mutazione dello stato d'animo di un individuo può far variare la secrezione di taluni neuro ormoni che, mutando la metabolizzazione di alcune sostanze come, ad esempio, la Vitamina A, possono influenzare la resa dei fotorecettori retinici. Ciò potrà variare la risposta visiva in svariate condizioni fotometriche. Altro sinergismo che può essere alterato dalla mutazione della condizione psicologica è quello relativo al diametro pupillare; può dar luogo a miosi o midriasi, nonché ad anisocorie, con possibile variazione della profondità di campo, della stereopsi; ed a false miopie. Con riduzione della capacità visiva.
LA GUIDA DOPO I ………ANTA ANNI
Cambiamenti negli stili di guida, difficoltà fisiche e psicologiche.
ANZIANI: FATTORI DI RISCHIO
CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI DEFICIT
Molti conducenti anziani, più di altre categorie di conducenti, sono consapevoli del proprio rischio di incidenti, dei loro deficit; ed hanno, di conseguenza, adattato le loro modalità ed abitudini di guida. In altre parole, cercano di ridurre i viaggi in condizioni ritenute pericolose e/o disagevoli e cercano di limitare i loro spostamenti a situazioni ritenute sicure e confortevoli. Tale auto-regolazione si esprime in specifici patter di „esposizione“ al rischio.
DEFICIT E CONSEGUENZE PER LA GUIDA
Vi sono forti differenze nel processo di invecchiamento. Anche anziani relativamente sani, però, possono presentare un declino in ambito sensoriale, fisico e cognitivo.
DEFICIT ASSOCIATI ALL’ETA’ E CONSEGUENZE SULL’ABILITA’ ALLA GUIDA
Deficit
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Problemi alla guida
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Allungamento dei tempi di reazione. Difficoltà di dividere l’attenzione tra compiti diversi.
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Difficoltà a guidare in situazioni non familiari.
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Deficit visivi, specie di notte.
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Difficoltà di vedere pedoni ed ostacoli, di notte Leggere segnali stradali. Difficoltà a guidare col cattivo tempo.
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Difficoltà a giudicare velocità e distanze.
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Incapacità nel percepire conflitti con altri veicoli. Incidenti in prossimità di incroci e rotonde.
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Difficoltà nel percepire ed analizzare situazioni (percezione visiva)
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Esempio, Incapacità di rispettare i segnali “dare precedenza” ed altri. Rallentamento nel valutare adeguatamente situazioni pericolose.
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Maggiore tendenza all’affaticamento
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Maggiore affaticamento dopo un viaggio; incidenti in cui è coinvolto un solo veicolo.
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Difficoltà nel girare la testa, percezione visiva periferica ridotta
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Difficoltà nel percepire un ostacolo mentre manovra un veicolo. Incapacità nel percepire il traffico dietro la propria vettura, di lato, mentre si cambia corsia o si svolta.
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Generali effetti dell’invecchiamento
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Paura o difficoltà a gestire un malore; guidare in posti non familiari; di notte; o in condizioni di traffico sostenuto.
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Alcuni deficit variano di giorno in giorno. Affaticamento,sintomi di demenza, ecc.
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Riguardano l’idoneità alla guida, in generale |
Altri rischi sono dati dall’alcol e dal non uso delle cinture di sicurezza, anche sui sedili posteriori.
DISTRAZIONI ALL’INTERNO DI UN AUTOVEICOLO
E’ ampiamente dimostrato che l’uso di un cellulare aumenta il rischio di incidenti. Anche passeggeri logorroici, apprensivi, ansiogeni ed invasivi costituiscono motivo di distrazione alla guida.
IL RUOLO DELL’ALCOL NELLA GUIDA
Esempi di com’è facile superare il limite di legge di 0,5 grammi per litro:
Guidare un’auto o una moto è come avere in mano un’arma impropria.
……. Siete sicuri di volerla rivolgerla verso gli altri o verso voi stessi?
Devi poter prevedere, ed evitare, gli eventuali errori altrui. E CONSIDERA SEMPRE che potresti, quando meno te lo aspetti, incrociare un mezzo di soccorso, in emergenza!
Basta fiori, lumini e lacrime sulle strade……….
NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI INCIDENTE STRADALE
Al di là della massa dell’automezzo, della efficienza dell’impianto frenante, della qualità degli pneumatici, dello stato dell’asfalto, delle condizioni meteo, ecc., la differenza la fanno i nostri tempi di reazione: avvistamento del pericolo, elaborazione del pericolo, attivazione della reazione, messa in pratica …
In preda all’alcol, stanchezza, farmaci o altro, i tempi di reazione si allungano notevolmente; abbiamo le capacità psicofisiche per guidare in sicurezza?
……. E messaggiare … ? Non siamo presuntuosi ed incoscienti, indichiamo sempre il «GUIDATORE DESIGNATO». Che, quella sera, non berrà alcolici.
«SPIGOLATURE»
Grazie per l’attenzione e buon viaggio
Salvatore Cannavà
(leggi il curriculum del Dott. Salvatore Cannavà e gli altri incontri in aula)