Dr. Gaetano Gulino durante l'esposizione                                             

Incontro del 4 febbraio 2011 su: "Alimentazione ecosostenibile"

Quando si parla di alimentazione, in genere, si evidenziano gli aspetti che hanno una ripercussione diretta sulla salute dell’uomo, e cioè sul mantenimento di valori ematochimici che poi ne condizionano lo stato di benessere fisico e non solo. Il più noto, ad esempio è rappresentato dal livello di colesterolo, il famoso killer responsabile dei famosi incidenti cerebro-cardiovascolari. I modelli dei programmi di educazione sanitaria, fino ad oggi adottati, ci sottolineano che mangiare carne e formaggi fa male, perché aumenta il livello di colesterolo e quindi il rischio di andare incontro a incidenti vascolari e così via tanti altri esempi per altre patologie.
Da qualche anno, studi tedeschi e inglesi stanno evidenziando altri aspetti della sana alimentazione, forse molto più importanti, in quanto incidono sulla salute non solo degli individui direttamente interessati dalla tipologia di alimentazione adottata, ma in una ottica più moderna e , direi meno egoista, del prossimo nostro contemporaneo e soprattutto dei posteri.
Si è scoperto infatti che l’adottare una determinata alimentazione, quale quella di alcune fasce di popolazione appartenenti alla cosi detta società opulenta e consumista, non solo incide sul livello di morbosità e mortalità, ma soprattutto contribuisce notevolmente ad inquinare l’ambiente e a sperperare quelle fondamentali risorse necessarie per una dignitosa sopravivenza delle generazioni future.
In poche parole una alimentazione a base di carne o di tutta una gamma di cibi che sono prodotti artificialmente con l’utilizzo anche di combustibili fossili per poter essere presenti nelle tavole di quasi tutto il mondo e in tutto il periodo dell’anno, ha ripercussioni negative sullo stato di salute non solo degli uomini, ma soprattutto del pianeta terra.
Recenti studi, condotti da centri altamente specialistici, hanno confermato con dati certi che questo tipo di alimentazione contribuisce notevolmente ad aumentare l’inquinamento dell’atmosfera, del suolo e del sottosuolo con relative falde idriche. Il buco dell’ozono, l’effetto serra, i bruschi cambiamenti climatici con relativi cataclismi, la imponente diminuizione della biodiversità e tanti altri effetti negativi sono in diretta dipendenza dal tipo di alimentazione seguita.
Una errata alimentazione, in effetti, deriva da una scelta ben precisa di utilizzo di un genere di colture, di allevamenti, di deforestazione, di produzione e confezionamento e non ultimo, ahimè di confezionamento, imballaggio, trasporto e distribuzione e modalità di consumo.
E allora, noi uomini, menti pensanti, fatti ad immagine e somiglianza di Dio, quando dobbiamo scegliere il tipo di alimentazione, abbiamo il sacrosanto dovere di preferire quei cibi più naturali, prodotti preferibilmente in loco e senza l’ausilio di fitofarmaci ed altri mezzi artificiali, che non necessitano di complessi meccanismi di confezionamento e trasporto , che non siano indotti dalla grande industria che riesce a manovrarci e a strumentalizzarci quasi come se fossimo delle …. pecore.
Quando siamo a tavola, mangiando, pensiamo anche al futuro dei nostri figli, abbiamo il dovere di non lasciare loro un pianeta inquinato e nettamente impoverito delle sue immense e preziose risorse.

                                                                                                                    Ringraziamenti del presidente
Gaetano Gulino