Cannava_04Domanda: mi sono sempre chiesto cosa sia l’UNITRE per i suoi Soci, per i suoi Allievi, per i suoi Dirigenti, per gli alunni delle scuole e le loro famiglie, per i simpatizzanti, per la Società Augustana.

In effetti, non è facile rispondere a questa domanda che, pur nella sua apparente innocente semplicità, racchiude un grande significato per così tanta gente.

Quest’anno, infatti, abbiamo raggiunto i 300 iscritti e in tanti sono rimasti nelle liste d’attesa.

Un fenomeno sociale inusuale per una Città nota per la sua abulia associativa.

E allora torniamo alla domanda iniziale: PERCHE’?

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Analizziamo due aspetti primari: l’età e la socialità.

ETA

I giovanissimi Soci Unitrini sono donne ed uomini senza età, se si esclude quella anagrafica. Che potrebbero starsene “spaparanzati” davanti al televisore a poltrire o a recriminare sulla vita trascorsa o da venire. E invece: …… Perché?

Ognuno di noi ha una sua età nel cuore e nella mente e anche se qualche volta il corpo non risponde ci si fa coraggio ugualmente…..

Cannava_Unitre_perche_02A fianco di noi «diversamente giovani», da qualche anno abbiamo incrementato la presenza di veri giovani. Studenti di varie fasce, sempre più interessati al mondo di chi ha maturato esperienza di vita, professionalità, e continua a mostrare interesse per gli argomenti proposti dai bravissimi Docenti Unitrini.

Cannava_Unitre_perche_03L’età, dunque, uno scalino generazionale che viene colmato dalla vitalità delle nostre nonne e nonni e dalla arguta curiosità dei nostri nipoti.

Questo ci fa ben sperare nel futuro.

Infatti, la fortuna e l’evoluzione di un Popolo si vede dall’attenzione che esso dà alla Storia studiata, raccontata e vissuta.

Questi giovani virgulti, interessati non solo alla storia studiata, ma anche ai racconti, alle tradizioni, al passato rosa o grigio che sia stato, al confronto di idee, usi e speranze, sono gli eredi della nostra cultura, del nostro essere Augustani, Siciliani e perché no: Italiani. Ad essi il compito di realizzare una Società migliore.

Diceva il bravo e poco celebrato Poeta catanese Ignazio Buttitta che anche il dialetto è cultura e «senso di appartenenza».

Forse è proprio questo che cercano i Giovani nell’UNITRE. Quel senso di appartenenza al Territorio, alle tradizioni, al folclore locale, alla cultura ed alla meravigliosa storia augustana, intrisa di memorabili pagine di generosità, sofferenza, forza d’animo e desiderio di rivalsa di cui da sempre ci nutriamo noi Augustani DOC.

Cannava_Unitre_perche_05A tal proposito, quale migliore occasione di questa per ringraziare ancora l’UNITRE, e volutamente non cito i nomi dei protagonisti, per il meraviglioso spettacolo che ci ha regalato quest’estate. Rinverdendo e presentando i capisaldi delle nostre tradizioni passate e più recenti, attraverso degli indovinati e sagaci siparietti. Ho provato una piacevolissima emozione ascoltando i commenti dei miei coetanei e le loro risposte alle domande interessanti ed interessate dei giovani presenti.

Potremmo dare, allora, una prima risposta alla nostra domanda iniziale, UNITRE perché?

Forse anche perché, pur rendendoci consapevoli della nostra età, dagli episodi che ricordiamo (…. Io c’ero…), lo facciamo con una tale freschezza intellettiva da rimanere giovani a prescindere….. Ma c’è un altro aspetto, a mio avviso, che riguarda ancora l’età. Ed è rappresentato dal piacevole impegno mostrato da tutti gli Unitrini a non lasciarsi andare, a non trascurarsi nella persona e nel vestire. Tutte e tutti, sempre meravigliosamente eleganti …. E col capello fatto di fresco, sbarbati e con belle cravatte addosso.

L’età che ci si sente e non quella che ci si piange addosso. Ma pure l’età dell’amica, di cui non vogliamo essere da meno.

Il ritrovarsi in un contesto in cui ci si scopre, a distanza di anni ex compagne di scuola, ex compagni d’armi, ex colleghi, ecc. Ed ecco che attraverso i ricordi comuni ci si sente nuovamente giovani.

SOCIALITA’

Già, perché è proprio la componente sociale che fa leva sulla Psicologia dell’essere Unitrini.

Moglie e marito che si stimolano vicendevolmente a frequentare, Amiche ed Amici che si cercano e si sostengono biunivocamente anche fuori dal contesto Unitrino.

La consapevolezza di impiegare il proprio tempo in maniera sana. A tutto beneficio di un buon equilibrio psicologico.

PSICOLOGIA DELL’ESSERE

Le Socie ed i Soci Unitrini, per loro fortuna, hanno superato l’età dell’apparire e sono rivolti al significato di «Essere».

Essere se stessi, essere interessati, essere motivati, essere vivi …… stare insieme per scelta e non per costrizione.

La dimostrazione l’abbiamo nel grande numero di partecipanti ai vari laboratori che l’UNITRE di Augusta mette a disposizione dei propri Soci.

Il «fare», il «tenersi impegnati» come psicoterapia naturale ad indirizzo «Olistico». Volta alla correzione/compensazione di fastidiosi risvolti psicosomatici, spesso scambiati per veri e propri acciacchi senili.

L’apprendimento di nozioni, concetti, acculturamenti ed informazioni varie, fini a se stessi, senza esami finali, senza verifiche….. Ma atte a mantenere sveglio ed attivo il nostro cervello. A consapevolizzarci psicologicamente sulla nostra sete di conoscenza e di sapere, per il gusto di farlo….. Senza dover dimostrare nulla a nessuno……

La consapevolezza di se aumenta l’autostima e la fiducia in se stessi. Riduce il bisogno, o peggio, la dipendenza da gratificazioni esterne e ci rasserena psicologicamente. Mettendoci in condizioni di dare di più anche agli altri.

Torniamo al comune denominatore del «Perché Unitre?»: una malcelata esigenza di “amare”!!! Di voler bene a se stessi e capire, nell’essere utili agli altri, quanto siamo amati.

Cannava_Unitre_perche_06Ma questo Amore può essere ricambiato da una gratificazione affettiva che può essere letta negli occhi della persona amica o accudita; o nello sguardo compiacente di un consocio.

Ma può anche arrivare in tempi diversi dalle nostre aspettative. Non tutti hanno la nostra empatia ed i nostri tempi di reazione ……

Cannava_Unitre_perche_07Così, come nell’amore di coppia, deve nascere una simbiosi mentale che appaghi psicologicamente ed equamente l’uno e l’altro. Spesso però la persona da noi attenzionata non riesce ad esprimere le proprie emozioni come il Socio Unitrino si aspetta ed allora, se non si è adeguatamente preparati, può scattare la delusione, l’istinto di lasciar perdere.

Di contro, ci può essere la persona che sente un irrefrenabile bisogno di dare, anche in maniera compulsiva. Come per colmare un disperato ed inconscio bisogno d’affetto o per esorcizzare la propria solitudine.

Così potremmo avere un individuo iperattivo, onnipresente. Che può divenire invadente ed invasivo all’interno di una Associazione come l’UNITRE.

Ancora una volta entra il gioco la figura dello Psicologo che stimola e sostiene il deluso nelle proprie aspettative e “stempera” gli ardori del “ci penso io h 24”.

Va capito anche, lo spessore emotivo e psicologico dell’Unitrino «neofita» o “anziano” che sia.

A chi, per esempio, può essere affidato un incarico di responsabilità e chi, invece, è meglio impegnare in ruoli più soft.

Cannava_Unitre_perche_08Cannava_Unitre_perche_09Anche in una Associazione di eccellente valenza sociale e culturale, come la nostra, vanno considerati sotto l’aspetto psicologico termini quali leadership; carisma; abnegazione; capacità di assorbimento; eclettica improvvisazione; visione stereoscopica degli eventi; abilità e oculatezza su un intervento responsabile; fiducia e resistenza psico fisica; capacità di relazionarsi con altre Associazioni, Istituzioni, altri liberi cittadini.

Anni fa una pubblicità televisiva ipotizzava una vita senza plastica, facendo idealmente sparire da ogni casa e luoghi di lavoro o svago tutti gli oggetti in plastica……

Immaginiamo per assurdo la Società Augustana senza l’UNITRE.

Senza gli incontri frontali in aula; senza le tavole rotonde, aperte anche a fruitori esterni; senza il nostro «Centro Sociale Unitre», oasi nel deserto sociale augustano; senza il nostro Coro; senza i numerosi ed operosi laboratori; senza gli Studenti; senza gli spazi ludico/relazionali, abilmente gestiti; e così via…

Ci rendiamo conto che noi, tutti noi, siamo tutto questo?! Siamo consci che l’UNITRE siamo noi?!

Allora, quale miglior benessere psicofisico può essere tratto se non da un senso d’appartenenza che, psicologicamente, ci carica e ci esalta a stare uniti ed a fare ancora meglio?!

Ma l’esigenza del confronto con realtà spesso sconosciute può portare la persona a mettere a dura prova le sue conoscenze e le sue stesse attitudini al Sociale.

Nel relazionarsi con gli altri, però, dobbiamo sempre attenzionare la possibilità di non eccedere nel dare. Affinché possa essere limitato al minimo il rischio del Burn out, ovvero di quell’ «effetto scottatura», proprio di tutte le help Profession.

Non dimentichiamo mai che «noi valiamo» e, di conseguenza, il rapporto con noi stessi deve sempre essere prioritario rispetto all’interesse verso gli altri.

Cannava_Unitre_perche_10Spero di essere stato sufficientemente esaustivo e chiaro nell’affrontare la domanda che ci siamo posti all’inizio di questa amena chiacchierata tra Amici:

«UNITRE PERCHE’?»

E di avere interpretato in maniera attendibile, sotto una chiave psicologica, le risposte che ognuno di Voi, nel proprio Io, si è date. E mi auguro di essere riuscito a spronarVi ad essere sempre più Unitrini.

Grazie per la Vostra squisita attenzione,

Salvo Cannavà.

Gli altri incontri con il Dr. Salvatore Cannavà