caramagno_pasqua_2016Pubblichiamo il testo degli auguri pasquali, che il nostro Presidente ha letto nel corso del conviviale Unitre del 20 marzo 2016 presso il ristorante "La Cavalera".

 

 

La commemorazione della Pasqua, per noi cristiani, segna l’evento importantissimo della vita di Gesù e della nostra fede.

Presentandosi ai suoi, Gesù risorto li saluta con un messaggio breve ma denso di significato: “ Pace a voi!”.

In questa circostanza desidero ricordare quanto già letto in aula durante una mia conversazione da una pagina  tratta da  don Tonino Bello al capitolo “La pace come cammino, e per giunta, in salita.”

La pace non è un dato, ma una conquista.
Non un bene di consumo, ma il prodotto di un impegno, non un nastro di partenza, ma uno striscione di arrivo.
La pace richiede lotta, sofferenza, tenacia.
Esige alti costi d'incomprensione e di sacrificio.
Rifiuta la tentazione del godimento.
Non tollera atteggiamenti sedentari.
Non annulla la conflittualità.
Non ha molto da spartire con la banale “Vita pacifica".
Sì, la pace, prima che traguardo, è cammino. E, per giunta, cammino in salita

Dovremmo ricordarci  la predicazione di Gesù, cioè il suo Vangelo, per comprendere bene il saluto “Pace a voi!”, ripetuto in successive circostanze. Così pure dovremmo tenere presente la vita nello Spirito, che sgorga dal cuore di Cristo risorto, per l’umanità e per il singolo uomo che vive secondo lo Spirito.

Ecco che cosa scrive papa Francesco:

La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall'isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia [...].

A proposito della commemorazione della resurrezione di Gesù Cristo, scrive ancora il papa:

Questo è il momento per dire a Gesù Cristo: «Signore, mi sono lasciato ingannare, in mille maniere sono fuggito dal tuo amore, però sono qui un'altra volta per rinnovare la mia alleanza con te. Ho bisogno di te. Riscattami di nuovo Signore, accettami ancora una volta fra le tue braccia re­dentrici».

La commemorazione della Pasqua ci ricorda proprio questo e quindi papa Francesco, nello stesso paragrafo ci  dice:

“Invito ogni cristiano, in qualsiasi luogo e situazione si trovi, a rinnovare oggi stesso il suo incontro personale con Gesù Cristo o, almeno, a prendere la decisione di lasciarsi incontrare da lui, di cercarlo ogni giorno senza sosta. Non c'è motivo per cui qualcuno possa pensare che questo invito non è per lui, perché «nessuno è escluso dalla gioia portata dal Signore.”

L’incontro personale con Gesù Cristo ha cambiato la mia vita. Esso ha rappresentato “l’incontro con la vita”.

Tale incontro, come ho potuto verificare con tanti altri amici, è l’evento fondamentale di ogni vita cristiana. L’incontro con Cristo, nel proprio intimo, viene prima di ogni evento e di tutti ne è il senso e il compimento.

Ecco perché desidero fare mio l’augurio di papa Francesco e rivolgerlo di vero cuore a ciascuno dei soci della nostra Associazione, sia qui presente che assente.

Auguro che la commemorazione di questa Pasqua del Signore risorto, possa farci veramente incontrare con Lui e vivere in Lui e per Lui nella quotidianità della nostra vita.

Vivremo allora certamente nella pace e nella gioia del Vangelo.

Tantissimi e affettuosi auguri a tutti e alle vostre famiglie, con figli, nipoti e pronipoti.

                         BUONA  PASQUA !!!!!!!!!!!

Giuseppe Caramagno.