domenica 6 marzo 2011

Carnevale 2011

Anche quest’anno, come sempre, è arrivato il carnevale, potevamo farlo trascorrere in sordina? No!!!
Così , su idea del Presidente e con la collaborazione di un comitato, è stata organizzata una serata presso i locali de “La Cavalera” che normalmente ci ospita per queste occasioni.

La sala era addobbata con festoni e palloncini colorati che davano già aria di festa e ci è stata servita una cena a base dei piatti più tradizionali del carnevale, e poi… può un cappellino dorato o argentato fare una magia? Sembra proprio di sì.


Appena sono stati distribuiti cappellini luccicanti e mascherine è partita anche la musica e sono iniziate le danze, pochi sono rimasti semplici spettatori, ma tra tanghi e mazurche era un volteggiare di coppie tra le quali ogni tanto si intrufolava un trenino.

Anche il Presidente non è rimasto indifferente a quest’aria festosa e, coinvolto da una bella ragazza, è sceso in pista per un ballo, la qualcosa non è passata inosservata in quanto si vocifera che, a memoria d’uomo, questo avvenimento si è verificato molto, ma molto di rado.


Quando è stata la volta di limbo e hully gully, dopo un primo attimo di coordinamento, tutti  ben inquadrati abbiamo iniziato a saltellare e roteare secondo i passi  ben determinati di questi balli degli anni ’70.
Tra i tavoli, chi non ballava, ma si godeva lo spettacolo ,era un chiacchierio, un ritrovarsi dopo tanto tempo, un ricordare il passato, come una grande famiglia.


Ad un certo punto, verso la fine della serata, al suono di una milonga, il dr Ponzio con la sua bella moglie si sono esibiti in questo classico e sensuale tango argentino, dico esibiti perché  è stato uno spettacolo vederli e sono stati molto applauditi.


Ormai la festa volgeva al termine e prima di andare non poteva mancare un ultimo trenino, saluti tra tutti e arrivederci ai successivi appuntamenti.


Certamente una bella serata e, per questo, un ringraziamento ai Soci Paci, Morello e Addia che si sono prodigati  ad allestire gli addobbi e a produrre la musica.

Tania Tudisco