Pubblichiamo il testo, che invita a riflettere sul vero significato  del Natale, letto dai nostri soci Sara e Giovanni Spinali durante la tombolata e conviviale del 22 dicembre 2011.

Un Natale diverso

1: Giovanni
2: Sara

1: Finora ci hanno detto: l’essenziale è essere il primo ovunque. Bisogna mettersi tra i forti, quelli che comandano. Bisogna usare la forza per imporsi e lasciare un’impronta nel proprio tempo ed ambiente.

2: Con il Natale qualcosa di diverso comincia: Dio nasce tra gli odori di una stalla. Non ha altra potenza che la sua tenerezza. Non ha altro desiderio che farsi piccolo e servire.

1: Finora ci hanno detto: l’essenziale è possedere, aumentare il benessere, moltiplicare gli oggetti per colmare un vuoto. Bisogna comprare, ammassare e piazzare bene il proprio denaro, perché non si sa mai… i tempi sono incerti.

2: Con il Natale qualcosa di diverso comincia: Dio nasce nella nudità, e ci dice che la sola ricchezza è il cuore dell’uomo, il suo mondo interiore e i suoi sogni.

1: Finora ci hanno detto: alcuni sono più bravi di altri e sono nati per essere capi. C’è gente che è nata per essere dominata. Il fine giustifica i mezzi. E non bisogna esitare a mutilare l’uomo se questo serve a garantire l’ordine.

2: Con il Natale qualcosa di diverso comincia: Dio nasce in mezzo agli oppressi, quelli che non hanno diritto di parola e ci dice che qualsiasi uomo è prezioso perché è carne di Dio.

1: Finora ci hanno detto: l’amore non può durare, perché l’esistenza è troppo mutevole e si è costretti a usarlo come una vecchia corda.

2: Con il Natale qualcosa di diverso comincia: Dio nasce per amore, per manifestare che l’amore è capace di infrangere ogni limite e durare oltre la morte.


La Redazione