Cannava_5_Tav_RotPubblichiamo le libere interpretazioni del Moderatore Dott. Salvatore Cannavà, a fine incontro, della 5° tavola rotonda 2013 dal tema “La Città e l’Uomo”.

 

 

 

TAVOLE ROTONDE 2013 su

“La Città e l’Uomo”

5° incontro 15 aprile  “La Realtà sociale nella Città di oggi”

Relatori: Mons. Giuseppe Costanzo, Vescovo emerito Diocesi di Siracusa

Presidenti Clubs Service cittadini: FIDAPA, ROTARY, KIWANIS

Non erano ancora scoccate le 17,15 e l’aula magna dell’Istituto Ruiz, gentilmente concessa dall’eclettico Dirigente Dott, Prof. Carmelo Guilino, all’UNITRE, per gli incontri curriculari dell’Anno Accademico 2012-2013 e per le tavole rotonde, era già gremita e l’aspettativa per quanto avremmo “ricevuto” dalla saggezza di Mons. Costanzo era palpabile.

Tav_Rot_5_2013_3Una piacevole emozione positiva pervadeva tutti gli astanti. Alle 17,30, puntuale e preciso come sempre, il Presidente UNITRE, Dott. Giuseppe Caramagno, saluta gli intervenuti, soffermandosi con particolare entusiasmo e deferenza, unita ad una lecita dose di sano orgoglio, sulla eccezionalità della presenza del già Vescovo di Siracusa Mons. Giuseppe Costanzo.

Ma non risparmiando parole di apprezzamento anche per gli altri attori della serata: la Sig.ra Stella Giamblanco, Presidente della Fidapa; l’Avv. Pietro Amara, Presidente del Rotary; ed il Dott. Gaetano Roggio, Presidente del Kiwanis.

Il Presidente Caramagno ha brillantemente tracciato il percorso e le ragioni che hanno spinto l’Unitre di Augusta all’argomento principe delle 5 tavole rotonde di quest’anno: “La Città e l’Uomo”, facendo particolare riferimento all’argomento odierno: “La realtà sociale nella città di oggi”. Assolto la prima fase del cerimoniale, la parola è stata data all’ospite d’onore dell’evento, Mons. Costanzo.

Tav_Rot_5_2013_4Questi, ricambiando le cortesi parole volte dal Caramagno alla Sua persona e salutando i presenti che, nel frattempo, in più di 300, avevano occupato ogni ordine di posto, in sala, ha aperto la Sua relazione dal tema “Diagnosi e terapie: Etica, Morale, Religione”, con una giusta premessa. Città: abitato, luogo di lavoro, di relazioni sociali.

Città Amica? Città abitabile? Quale qualità di vita? Quali disagi può nascondere? La Bibbia, nella Genesi, parla di Città giardino. Regalata da Dio all’Uomo, ma anche da esso costruita. Espressione di Socialità, Solidarietà. Avulsa dal restrittivo concetto di tribù ed assurta al ruolo di Polis partecipativa. Quali le ragioni della crisi della Città? Economiche, Sociali, Culturali, Spirituali.

Quali i suoi luoghi simbolo? La Piazza (luogo di vita e di incontri), il Palazzo di Città (luogo di scelte, di programmazioni, di partecipazione delle Genti), la Cattedrale (intesa non solo come luogo di culto, ma anche di fratellanza, di accoglienza, di partecipazione). A cosa imputare la crisi della cittadinanza? Alla precarietà della nostra coscienza civica, vitale o deteriorata? Egoismo imperante? Perseguimento di vacui obiettivi tornacontistici? Atavica e acclarata sfiducia nel prossimo? Effimeri legami sociali? Esigua solidarietà sociale disinteressata? Sfiducia verso i giovani, da parte degli anziani e, di contro, anziani visti come peso, orpello sociale? Certo, prosegue l’illustre Relatore, c’è da recuperare un senso civico sano e sanante, etico e morale.

Non intendiamo il “bene comune” come la somma di beni personali, bensì l’insieme dei beni culturali e sociali particolari, espressi dall’Uomo. Bene comune espresso concretamente nelle situazioni contingenti. Forieri di Dignità, Rispetto, Legalità, Etica, Coscienza religiosa: senso Etico della Vita. In questa arguta disamina, si chiede Mons. Costanzo, qual è il contributo fattivo della Chiesa per superare la crisi che attanaglia le nostre città?

Sicuramente la presa di coscienza della realtà in cui viviamo, della sua complessità apocale, della perdita del bene, del senso comune. Notiamo sempre meno valori e si perde l’identità culturale.

Tav_Rot_5_2013_5Anche grazie alla fusione di diverse etnie e diverse professioni di Fede. A cui si aggiunge lo smembramento dei quartieri (specie di quelli storici, anche se ad Augusta il fenomeno è molto meno sentito, rispetto a Siracusa), con la fisiologica creazione di ghetti, contrapposti a zone residenziali più o meno elitarie; con conseguenti pericolosi insediamenti malavitosi.

Dobbiamo adoperarci, ribadisce il dotto prelato, per la rinascita di un mondo nuovo dal volto umano e ridare la sua “umanità” all’Uomo. Tra le ricette indicate, la riscoperta della piazza, come luogo di aggregazione e di confronto umano costruttivo.

Lottare, con ogni mezzo, la disoccupazione e adoperarsi per prevenire ed arginare il dilagante fenomeno della diffusione della droga in tutti gli ambienti sociali, anche per mancanza di spinte emotive positive. Ripristinare il sano principio del senso del dovere verso gli altri.

Evitando scrupolosamente ogni forma di discriminazione sociale e di emarginazione dei più deboli. Avversando con ogni mezzo il desiderio di fuggire dalle città. Chi lo fa, infatti, fuggirà per sempre anche da se stesso.

Dobbiamo favorire nuove relazioni umane, la costituzione di gruppi di reciproco supporto e di crescita culturale. Ed in questo, credo che l’opera dell’UNITRE sia benemerita pioniera e meritevole di ogni plauso, anche per la fondamentale opera di ricucitura di inevitabili strappi sociali perpetrati nel passato ed a prevenzione di quelli che potenzialmente potrebbero affacciarsi in futuro.

Dovremmo, tutti insieme, fare una attenta analisi e correzione dei bisogni: economici, sociali; contro la solitudine e la sofferenza dell’isolamento. Infondiamo fiducia, coraggio e solidarietà nel prossimo. Proprio come i Volontari della Misericordia, fulgido esempio di abnegazione e donazione di se stessi all’Uomo, fanno da quasi trent’anni ad Augusta, per una Città migliore.

Predichiamo ed inculchiamo l’Amore per il prossimo. Spogliandoci della nostra individualità, spesso edonistica, per trovare risorse utili al bene di tutti. Cristo, primo Volontario, martire per noi, ci sia di ispirazione nel nostro comportamento per costruire una Città migliore. Fatta di solidarietà, fraternità e comunione.

Agendo, così, da veri cristiani. Usciamo dall’agio delle nostre case ed anche dall’afflato protettivo delle nostre Chiese ed andiamo incontro al nostro prossimo.

Non limitiamoci ad inneggiare alla giustizia, ma reimpariamo ad essere giusti. Altro elemento cruciale della attenta dissertazione di Mons. Costanzo, riguardava l’apertura del Palazzo di Città alla fruibilità ed al servizio “Comune”, per la gente.

Non demandiamo il nostro domani alla burocrazia corrotta. Riappropriamoci dei valori della nostra Città, vigilando con attenzione. Facciamo quadrato contro la criminalità ed il dilagante malaffare. Riattribuiamo al “Palazzo” il volto dello Stato.

Rifuggendo dalla complessità conflittuale della Società bacata. Rioccupandoci dei problemi locali e nazionali, vicendevolmente sostenibili. Attraverso una partecipazione attiva, democratica e responsabile.

Anche la Chiesa deve fare la sua parte. Come simbolo del bene, infatti, deve attivarsi per cercare e trovare soluzione alla crisi, attraverso la crescita spirituale dei fedeli, e ad una morigerazione dei costumi, della cultura e del comportamento cristiano. Urge il ripristino dell’etica nella Città. La rivalorizzazione delle doti morali dei cittadini, verso un unico senso comune. Rinnoviamo la Chiesa coi suoi fedeli e con tutti i cittadini di buona volontà. Che i Cristiani si distinguano quali testimoni di vita mirabile, di esempio per gli altri.

Fedeli alla Chiesa, come alla loro Città e volti alla conoscenza dell’Uomo. Per servire l’umanità, nel segno del Vangelo. Condividendo le sofferenze, le speranze ed i progetti. Denunciando gli abusi, le perversioni ed il male di ogni tipo. Luce della Fede, per illuminare, educare e proporre costruttivamente e positivamente la Città. Moralizzando il vivere comune. Il “buon Pastore” deve stimolare le virtù umane, agendo da veri cristiani.

Fuggiamo dall’inutilità e futilità del quotidiano e siamo capaci di portare la parola di Dio. Così facendo, daremo fiducia e speranza. Assumendo il concetto di Chiesa, come Casa di tutti. Una nuova passione, un nuovo fervore umanitario, per una vita più “calda”, osservando i “bisogni” del prossimo. Che non sono solo di pane, ma anche di affetto.

Riscopriamo il piacere umano dell’ascoltare il prossimo, non limitandoci ad un mero e distaccato sentire. Proviamo a capire con la testa e col cuore, insieme, l’altro. Siamo più sensibili e viviamo da Uomini liberi. Avendo più Compassione e Comprensione verso il prossimo. Con la Compiacenza del fanciullo, il Conformismo dell’adolescente, la Convinzione dell’adulto e la Compassione dell’Uomo. Avendo fiducia nello Spirito Santo. E’ tempo di emergenza educativa, ma seminando bene, le messi saranno opulente.

Ascoltare le parole di Mons. Giuseppe Costanzo ha portato calore e luce nella mente e nel cuore di quanti abbiamo assorbito, in religioso ed attento silenzio, le sue dotte dissertazioni e profonde riflessioni sull’essere umano e sulla città che deve imparare a formare a sua dimensione. Ogni personale considerazione va lasciata alla sensibilità di ognuno di noi.

Assolto l’onore di aver ascoltato Mons. Costanzo e le sue condivisibilissime esternazioni, è stata la volta dei rappresentanti i Clubs Service cittadini. Ad aprire la seconda parte dell’incontro è stata la Presidente della Fidapa di Augusta, Stella Giamblanco, che dopo aver ringraziato l’Unitre per la proficua iniziativa, ha rivolto parole di ammirazione e considerazione per Mons. Costanzo.

Tav_Rot_5_2013_6Ha, quindi, iniziato il suo intervento, spiegando che la Fidapa è un’Associazione che rappresenta anche un movimento di opinione, fatto da donne, soprattutto per le donne. Di respiro nazionale ed internazionale, costituito da centinaia e centinaia di sessione, tra cui, quella di Augusta, è una delle 88 presenti in Sicilia. La Fidapa, tra l’altro, si propone di formare una forma mentis che non discrimini la donna divisa tra famiglia e lavoro. Che induce le istituzioni a difendere ed a valorizzare la donna.

Propone una partecipazione attiva e responsabile, per lo sviluppo di una cittadinanza attiva e responsabile e solidale. Una democraticità rappresentativa a promozione della Donna nei fulcri decisionali della Società. Ove potrebbe contribuire con le proprie capacità ed i propri meriti, dimostrando una capacità di leadership che troppo spesso Le viene negata.

E potendo garantire una politica non solo per le donne, ma per l’intera collettività. Un sodalizio, la Fidapa, che tende a mettere insieme le donne per cambiare la politica, verso una maggiore legalità e rispetto per il prossimo. La Presidente Giamblanco ha anche fatto cenno al fatto che, a seguito dello scioglimento per mafia del Consiglio comunale augustano, nessuno, neanche i Club Service, abbiano manifestato a sostegno del buono che caratterizza la nostra Augusta.

E per agire per l’emarginazione delle poche mele marce che hanno offeso noi tutti. Conclude sperando in un mondo migliore, ove il rispetto torni ad essere vero protagonista della Società e, di conseguenza, della nuova Città.

Il moderatore ringrazia la Presidente della Fidapa, Stella Giamblanco, per il suo accorato intervento e condivide con lei che sarebbe stato opportuno stilare un comunicato stampa, a firma dei Club Service e delle più attive Associazioni augustane, che raccolgono le risorse migliori della parte sana della Città, unitamente a tutti i cittadini di buona volontà, per far sentire il proprio dissenso vibrata  dissociazione dall'aberrante marchio di città mafiosa.

Tav_Rot_5_2013_7E' poi la volta del Presidente pro tempore del Rotary Club, Avv. Pietro Amara che, assolti i ringraziamenti di rito, accenna alla fondazione del Rotary international, nel 1905 negli USA e descrive la mission del suo Club. Seguire il progresso attraverso il “Service”. In maniera apolitica e costruttiva. Service oltre i Popoli, ma per i Popoli, scevro da interessi personali di qualunque tipo.

Divulgandone i principi a tutte le latitudini ed in tutti gli Stati, senza alcuna differenza per color della pelle od estrazione sociale. Fa cenno alla Fondazione internazionale del Rotary, finalizzata alla realizzazione di progetti di respiro mondiale. Quali la vaccinazione antipolio, o come la cancellazione della Talassemia in Marocco. Problema non solo clinico, ma anche sociale.

Per i progetti locali, ricorda la donazione di una autovettura automedica al Gruppo Donatori di Sangue Fratres, impioegata per il trasporto di sangue. Ed ancora lo spettacolo con i diversamente abili; corsi di prevenzione e recupero delle difficoltà di apprendimento, tra cui dislessia e disgrafia; screening cardiologico ed odontoiatrico; corsi di informatico per non vedenti; impegni in favore di portatori di handicap; una raccolta alimentare; ed un progetto in itinere per il restauro di un prezioso Crocifisso ligneo, attualmente esposto presso la Chiesa delle Grazie e risalente al 1600 ed attribuito alla Scuola di Innocenzo da Pretralia.

Tav_Rot_5_2013_8Ha chiuso gli interventi dei Club Service cittadini il Presidente del Kiwanis Club Augusta, Dott. Gaetano Roggio, che ha ringraziato l'UNITRE per l'invito e per la condivisione di un progetto del Kiwanis per fare il punto sulla qualità della vita ad Augusta. Il Presidente Roggio si sofferma sul significato del termine cittadinanza attiva; interpretandolo come Città di persone.

Variegata realtà in cui devono coesistere sinergie di tutte le età. Espone il life motiv del Service Kiwaniano “Servire i bambini del mondo”, che glia ha conferito il plauso dell'Unicef, e che ha un respiro locale, nazionale ed internazionale. Come, ad esempio, il progetto sabbia per acqua, in Africa, la iodizzazione del sale per prevenire il cretinismo infantile da carenza di iodio nel terso mondo, la ricostruzione di scuole distrutte da eventi bellici o da terremoti in Africa, Europa ed America Latina.

O come l'attuale progetto Eliminate, che si propone di eliminare il tetano neonatale in Asia ed in Africa. Con appena 1,80€ si salvano 2 vite umane, quella della madre e quella del bambino. Il Kiwanis invia a sue spese il farmaco ed i medici sul posto.

Il Dott. Roggio presenta il questionario che è stato realizzato su quello già proposto, sempre dal Kiwanis, nel 1997 sulla qualità della Vita nella nostra Città e che ha trovato consenso e condivisione dall'Unitre che ne distribuisce una copia ai suoi Soci, con l'invito a ritornarlo compilato in ogni domanda sempre all'Unitre, entro il 10 maggio prossimo, per consentirne l'elaborazione dei dati raccolti e la presentazione delle deduzioni alle Autorità competenti.

Conclude il suo intervento rammentando gli eventi delle “Settimane della Gioventù 2013”, iniziati con la riuscitissima Conferenza sui minori, della settimana scorsa e continuata con l'intervento di stasera e che proseguirà mercoledì 17 con l'incontro con le prime Classi dell'Istituto Superiore “A. Ruiz” sulla “Educazione Stradale”, con l'incontro con le ultime Classi del Ruiz su “Relazioni adolescenziali: istinti, ormoni, pensieri”.

Tav_Rot_5_2013_9Avendo il Presidente del Rotary Club, Avv. Amara, accennato ad un progetto Rotariano promosso dal loro Governatore Distrettuale Dott. Concetto Lombardo, augustano, il Moderatore, su invito e concessione del Presidente Unitre Dott. Caramagno, gli concede la parola. Questi, in maniera attenta e mirata, accenna alla fondazione dell'Unitre ad opera del Rotary Club ed approfondisce il mondo rotariano esternando il proprio vissuto socialele culturale all'interno del proprio Club e nell'esperienza nazionale da lui maturata.

Alludendo anche al salvataggio di una vita umana, grazie ad un intervento congiunto, medico ed umanitario, in Marocco, ove è stato realizzato per la prima volta un delicato intervento chirurgico su una bambina, grazie proprio all'intervento della Fondazione del Rotary international. Ha poi accennato alla possibilità di far convergere la realtà Unitrina nel contesto Rotariano.

Conclude la serata il fine intervento del Presidente Unitre, Dott. Giuseppe Caramagno; che puntualizza positivamente alcuni punti cruciali emersi nel corso della serata ed esprime compiacimento e gratitudine per quanto elargitoci dalla sapiente lezione di vita regalataci da S.E. Mons. Giuseppe Costanzo, ed a cui rivolge il sentito abbraccio di tutti gli Unitrini e degli Ospiti presenti.

Tav_Rot_5_2013_10Parole di apprezzamento e di saluto vengono espresse anche nei confronti dei Presidenti di Fidapa, Rotary e Kiwanis. Alle 19,00 in punto il Presidente G. Caramagno saluta tutti e da appuntamento al quarto ed ultimo screening visivo, previsto per il 27 aprile, sempre presso la Misericordia. E' seguita la distribuzione del questionario voluto, pariteticamente, dal Kiwanis e dall'Unitre e proposto, formulato ed elaborato gratuitamente, dal Kiwanis Club Augusta.

Salvo Cannavà