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27 Maggio 2016
Giovedì 26 maggio sono andata ad un vernissage, invitata come tutti i soci Unitre, e vorrei esprimere le mie impressioni anche se non sono un critico d’arte, ma soltanto una persona cui piace il bello.
Anche quest’anno a conclusione del laboratorio di disegno e pittura è stata allestita, in Aula Magna, una piccola mostra di una parte dei lavori creati dai discenti della Professoressa Giuseppina Commendatore. Come l’anno scorso i lavori erano in parte appoggiati sui cavalletti, in parte sui muri, ma il piccolo ambito nel quale erano raccolti, non poteva certo dare loro lo spazio che meritavano per essere ammirati.
La prima cosa che ha attirato la mia attenzione sono state le linee, erano pulite e decise.
Erano rappresentati vari metodi di lavoro: chiaroscuro, ombreggiatura, china, il bianco su carta pacco e infine pittura ad olio sia su carta che su tela.
In generale ogni autore può sentirsi soddisfatto dei risultati raggiunti perché tutti i lavori erano di apprezzabile fattura, ma naturalmente ad una profana come me qualche quadro è rimasto più in mente di qualche altro, segno che aveva raggiunto il suo scopo: mi ha emozionato e lasciato quindi un ricordo più indelebile.
Tra i miei preferiti ricordo un mirabile volto di anziano lavorato a china, conosco il suo autore ed ho avuto modo di complimentarmi con lui personalmente, ma non ne dirò il nome perché non conoscendo quello degli altri non vorrei fare torto a nessuno non nominandoli.
Anche i paesaggi con il bianco e le linee nere su carta pacco avevano un fascino quasi presepiale, erano tutti belli e nessuno è prevalso sugli altri, come invece è avvenuto per alcune riproduzioni dei fichidindia, erano tutti un’esplosione di colori, la vera sicilianità era rappresentata da questi frutti con le loro forme arrotondate e generose.
Ed infine, mentre lo sguardo vagava meravigliato tra tutti questi disegni, ecco che i chicchi rossi di un melograno si sono imposti al mio sguardo e lo hanno catturato per essere ammirati come meritavano, accanto due fichidindia maturi sembrava volessero balzare fuori dalla tela tanto erano veritieri.
Soltanto quando ormai ero seduta, e quindi un poco più distante, ho avuto modo di notare un disegno in chiaroscuro in cui tutti i toni di grigio così ben armonizzati avevano dato alle forme delle brocche una loro vita, una tridimensionalità che prima, forse un poco frettolosamente, non avevo considerato.
Questo mi ha fatto capire che ad una analisi più attenta avrei notato ancora molti più pregi di quanto non avessi già fatto.
Per concludere l’evento in maniera originale la professoressa Commendatore ha ideato una performance in diretta. Su un grande foglio nel quale era già schizzato un paesaggio, ogni artista del corso ha apposto pennellate di colore creando una originale cartolina della città di Augusta con il ponte ed il castello. Anche il modo di realizzarlo è stato eccentrico, ogni corsista indossava una T-shirt bianca con una bella macchia del colore che avrebbe usato, e tutta l’esibizione si è svolta con il sottofondo musicale offerto da una pianista che ha eseguito un brano.
Anche in questo breve lavoro ognuno ha involontariamente messo a nudo i propri sentimenti, infatti le pennellate che si susseguivano erano alcune decise, altre timide, talune meticolose, altre ampie e leggere, ma tutti insieme questi animi hanno realizzato un lavoro corale sicuramente unico.
Anche il prossimo anno si aprirà il corso di disegno e pittura e questi talenti unitrini avranno modo di affinare ancora di più le loro capacità.
Un ringraziamento di cuore alla professoressa Commendatore ed un bravo collettivo a tutti i suoi discenti.
Tania Tudisco.
