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06 Maggio 2023
Pubblichiamo la sintesi della lezione di Storia dal titolo “Augusta, dagli Anni Trenta al dopoguerra: l’epopea degli idrovolanti militari e civili” tenuta dall'Avv. Antonello Forestiere giovedì 4 maggio 2023.
Dal primo ammarraggio di un piccolo F.B.A. della Regia Marina nel 1918 nelle acque del porto all’ultima missione di soccorso di un anziano Cant.Z.506 dell’Aeronautica Militare nel 1958: questo l’esteso arco temporale nel quale si è consumata per quasi quarant’anni la fulgida stagione aeronautica di Augusta, cui hanno dato vita oltre gli aviatori assieme a tutto il personale di terra dell’Idroscalo, con tante vicende entrate nella storia, in pace ed in guerra, che hanno caratterizzato anche la città ed il suo territorio.
Dopo la breve parentesi dei dirigibili tra il 1924 ed il 1925 legata alla tardiva realizzazione del grande Hangar, dal marzo 1926, anno successivo dell’istituzione della Regia Aeronautica, sino al luglio 1943 Augusta fu sede dell’Idroscalo militare “Luigi Spagnolo” da dove operarono nel corso della Seconda Guerra mondiale i velivoli dell’83° Gruppo Ricognizione Marittima Lontana. Le vicende eroiche degli equipaggi dei monomotori Cant.Z.501 Gabbiano, dei trimotori Cant.Z.506 Airone e dei bimotori RS.14 delle Squadriglie di base ad Augusta sono state scritte in pagine di silente sacrificio ed hanno costituito la leggendaria epopea della Specialità, di fronte ad un agguerrito avversario, sempre superiore in numero e qualità dei mezzi.
Migliaia di ore di volo in azioni di guerra, tanti Caduti e decorati al Valor Militare, rocamboleschi salvataggi di naufraghi in alto mare, decine di velivoli perdutisi nelle acque del Mediterraneo, innumerevoli vicende spesso sconosciute ai più, hanno così legato gli idrovolanti ed i loro aviatori alla storia del conflitto e ad Augusta nel ruolo di Piazzaforte nel Mediterraneo.
Nel primo dopoguerra l’arrivo della compagnia aerea civile britannica B.O.A.C. ad Augusta portò nelle acque del suo porto, ancora sgombro dal grande traffico commerciale, i grandi idrovolanti quadrimotori ex bellici inglesi, utilizzati per il trasporto passeggeri sulle rotte per il Medio Oriente, le Indie, l’Australia ed il Sud Africa. Augusta divenne essenziale stazione di transito dei collegamenti aerei tra l’Inghilterra e quei Paesi del Commonwhealth e sembrò intravedere per qualche tempo la prospettiva di una più grande globale crescita economica. Quando nel 1950 questo servizio cessò, unici idrovolanti che continuarono a prendere il volo da Augusta dallo storico Idroscalo furono allora soltanto i veterani “Aironi”, trasformati in aeroambulanze, in forza alla 149.a Squadriglia Autonoma del Soccorso Aereo.
Questi aerei si distinsero nelle rischiose missioni di soccorso in favore della popolazione civile, specie delle isole minori. Emblematica e famosa fu addirittura la nascita di un bimbo (al quale fu pertanto anche dato il nome di Augusto) sulla rotta di rientro dell’idrovolante verso Augusta dove si stava trasferendo d’urgenza la madre prossima al parto. 
Nel 1958 cessò da Augusta ogni attività di volo degli idrovolanti dell’Aeronautica Militare, potendosi così ritenere chiuso per sempre il suo storico periodo aeronautico.
A ricordo di quella stagione memorabile dell’aviazione, rimane oggi ai Giardini Pubblici della Città, il monumento ai Caduti dell’Aviazione di Marina, che ricorda in modo particolare l’epopea degli idrovolanti, voluto nel 2007 dalla dedizione del locale Rotary, ideato e progettato dall’Avv. Antonello Forestiere, Direttore del Museo della Piazzaforte di Augusta, anche a ricordo della vecchia “Elica” posta sul Belvedere di ponente. Un simbolico segno della memoria per un grande ed indelebile passato che fa onore e vanto esclusivo a quei coraggiosi aviatori ed alla Città che li accolse ed ospitò per lunghi anni con amore e rispetto.
Avv. Antonello Forestiere
Foto di Francesco Oliveri
(Leggi il curriculum dell'Avv. Antonello Forestiere)
