patania_mimmo_tessera_1Pubblichiamo la sintesi della lezione di Geo-Storia dal titolo "La dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (26/08/1789) - Una tappa decisiva nella costruzione della cittadinanza moderna e dello Stato di Diritto” tenuta dal sig. Mimmo Patania giovedì 20 aprile 2023.

La grande rivoluzione francese e la sua eredità

Per comprendere in tutta la sua portata la grande innovazione della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino e il suo valore politico e giuridico rivoluzionario è necessario tenere presente il contesto storico all’interno del quale tale Dichiarazione fu approvata. La società francese era una società di antico regime cioè una società nella quale il potere del Sovrano era assoluto e la società era divisa in stati, o ordini diseguali per condizione sociale e giuridica. Basti pensare, per fare un esempio, che i membri dei due ordini, del clero e della nobiltà, godevano del privilegio di non pagare le tasse. Questo privilegio fu uno dei fattori fondamentali della rivoluzione se si tiene presente il fatto che la società francese viveva una pesante crisi finanziaria. L'importanza storica della Dichiarazione sta anche nel fatto che "i principi dell'89" ispirarono in seguito le grandi Costituzioni liberali del mondo moderno.

«Poiché - come scrive Norberto Bobbio - il contenuto della Dichiarazione è presente nei primi tre articoli» mi limito a trascrivere soltanto questi articoli:

Art. 1 - Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull'utilità comune.

Art. 2 - Il fine di ogni associazione politica è la conservazione dei diritti naturali ed imprescrittibili dell'uomo. Questi diritti sono la libertà, la proprietà, la sicurezza e la resistenza all'oppressione.

Art. 3 - II principio di ogni sovranità risiede essenzialmente nella Nazione. Nessun corpo o individuo può esercitare un'autorità che non emani espressamente da essa.

Partendo dalla lettura dell'art. 3 della Costituzione Italiana e dall'art. 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo approvata dall'ONU il 10.12.1948, la relazione si articola e si sviluppa attraverso alcuni interrogativi fondamentali:

  1. Perché la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino approvata dall'Assemblea Nazionale Costituente Francese il 26.08.1789 ha rappresentato una tappa decisiva nella costruzione dello Stato di Diritto?
  2. Perché la Rivoluzione francese ha segnato una svolta decisiva nel cammino storico dell'umanità? In sintesi, si può affermare che un mondo storico-sociale e politico-giuridico si avvia verso il tramonto e un nuovo mondo ha inizio! Il mondo che tramonta è quello dell'antico regime contrassegnato dal potere assoluto del sovrano e dalla esistenza di diversi ordini, o stati diseguali.
  3. Qual è il contenuto della Dichiarazione, costituita da 17 articoli, che fu posta dai costituenti come preambolo alla Costituzione approvata nel settembre 1791? Qual è il suo valore politico-giuridico condensato nei "principi dell'89" e nella celebre trilogia libertà, uguaglianza, fratellanza?
  4. Chi furono i più importanti "intellettuali" che ispirarono la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino?
  5. Cos’è lo Stato di "Diritto" e quali sono le sue caratteristiche specifiche e fondamentali?

a) un nuovo rapporto tra cittadini e sovranità in quanto i cittadini sono costituzionalmente la fonte unica della sovranità (vedi art. 1 - Costituzione Italiana);

b) riconoscimento e garanzia dei diritti fondamentali costituzionalmente riconosciuti e garantiti. Diritti che avranno un loro svolgimento storico, dai diritti civili ai diritti politici ai diritti sociali;

c) uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla Legge;

d) presenza di Assemblee rappresentative elettive nelle quali si esprime la sovranità popolare;

e) divisione dei poteri e conseguente loro limitazione;

f) presenza di organi di garanzia, come la Corte Costituzionale.

Va precisato, in conclusione, che l'insieme delle caratteristiche suddette contrassegna lo Stato di Diritto nella sua forma più sviluppata.

Mimmo Patania

Incontri in aula del sig. Mimmo Patania

Foto di Francesco Oliveri

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